Normalmente silenziosa, la dirigente di Huawei si è lasciata andare a uno sfogo: “negli ultimi tre anni la mia vita è stata capovolta. È stato un periodo sconvolgente per me come madre, come moglie”. “Senza una patria forte, oggi non sarei libera”, ha aggiunto su WeChat. Ad attenderla all’aeroporto Baoan di Shenzhen ha trovato una folla acclamante. “Bentornata a casa” recita uno dei tanti striscioni esposti dai fan. Otre 60 milioni di persone hanno guardato in diretta “Lady Huawei” scendere la scaletta dell’aereo in abito rosso.
Huawei, il colosso cinese che fa tremare la politica mondiale
Dall’esercito cinese al più grande colosso mondiale delle telecomunicazioni: storia di Ren Zhengfei e della sua azienda, sempre più al centro della “nuova guerra fredda” tra Cina e Usa, combattuta a colpi di commercio, telecomunicazioni e spionaggio
“Tempo da lupi” a Huawei
L’arresto della primogenita del fondatore di Huawei non poteva arrivare in un momento peggiore. Ma la storica adattabilità del colosso di Shenzhen potrebbe dimostrarsi ancora una volta, come già in passato, un utile salvagente