Dopo anni di politiche votate al decoro urbano che tacciavano le bancarelle, soprattutto quelle di cibo, di portare sporcizia e rifiuti, l’“economia dei venditori ambulanti” sta gradualmente ritornando a ricoprire un ruolo centrale nel contesto cittadino. Un processo iniziato già nel 2020, quando gli stand sono stati riabilitati per contrastare la disoccupazione. Per i giovani lavoratori, sono diventati anche un’alternativa allo stress da “colletto bianco”. “Dialoghi: Confucio e China Files” è una rubrica curata in collaborazione con l’Istituto Confucio di Milano.