I guai di Google in Cina sembrano non avere fine. Ora è la volta degli scrittori cinesi, che hanno reagito al piano della società di Redmond, di creare una vasta biblioteca digitale di libri.
La China Written Works Copyright Society (CWWCS) ha invitato gli scrittori cinesi a difendere i propri diritti di fronte al gigante del web e al suo progetto di digitalizzazione dei libri. La CWWCS ha affermato di aver trovato opere sottoposte al copyright, scritte da un certo numero di scrittori, che sarebbero stati scansionati e pubblicati nella biblioteca digitale di Google.
Google ha introdotto la sua biblioteca digitale in Cina nel 2007, ma gran parte degli scrittori cinesi non hanno ancora familiarità con il servizio. Secondo un servizio mandato in onda la scorsa settimana dalla televisione di stato CCTV, Google ha convertito in formato digitale e pubblicato circa 18.000 libri scritti da oltre 570 scrittori cinesi, la maggior parte dei quali non sarebbero a conoscenza del progetto.
Previste anche azioni legali: per Google la Cina è un mercato sempre più complicato.