Rassegna settimanale dei media cinesi

In by Gabriele Battaglia

La settimana si è aperta con le ricerche all’areo della Malaysian Airlines, scomparso a largo del Vietnam, le convinzioni errate dei tribunali cinesi e la censura che arriva anche su WeChat. Con la foto di copertina di Zaijietou e la vignetta di Crazy Crab. Buon fine settimana da China Files!
La traduzione è su Caratteri Cinesi

Lunedì 10 marzo – Malaysia Airlines MH370, continua la ricerca
Continunano le ricerche per l’aereo scomparso a largo del Vietnam. Le ipotesi più accreditate parlano di un "evento improvviso", mentre è polemica sulla gestione delle informazioni da parte del governo malaysiano. Funzionari accusati di corruzione sottoposti a tortura. Indagato il vicegovernatore dello Yunnan. Le priorità del prossimo decennio cinese: inquinamento e sicurezza alimentare.

Martedì 11 marzo – Le "convinzioni errate" delle Corti
Le convinzioni errate delle giustizia cinese secondo il professore He Jiahong. Troppe le sentenze rovesciate all’anno. Sarebbe quasi pronta la task force per gestire l’opinione pubblica online. Continuano le ricerche dell’Mh370 della Malaysian Airlines. E la Cina mette a disposizione 10 satelliti.

Mercoledì 12 marzo – Ipotesi dirottamento per volo scomparso
Fonti malesi indicano che il volo scomparso tra la Malesia e la Cina potrebbe aver cambiato rotta e prende piede l’ipotesi di un dirottamento. Pechino si sta preparando a riformare il sisema bancario, aprendo ad istituti privati (Tencent e Alibaba in testa) e alla liberalizzazione dei depositi per stimolare la competizione interna.

Giovedì 13 marzo – No a stimoli artificiali e domande su Zhou

Si chiudono le due sessioni e il premier Li Keqiang indica l’economia come lapiù grande sfida che la Cina dovrà affrontare, senza stimoli artificiali. Pechino critica la Malaysia per la gestione della scomparsa del volo MH370. In arresto gli attivisti che hanno documentato gli incidenti all’apertura delle due sessioni. I Rolling Stones a Shanghai.

Venerdì 14 marzo – La censura colpisce anche WeChat
La censura arriva a colpire anche WeChat-Weixin, il popolare servizio di messaggistica istantanea. Colpa dell’apertura di alcuni profili pubblici molto seguiti. Li Ka-shing, l’uomo più ricco d’Asia, vende gran parte delle sue quote di un terminal del porto. Deputati dello Xinjiang chiedono all’Anp una legge antiterrorismo.