Rassegna settimanale dei media cinesi

In by Gabriele Battaglia

Per le religioni tradizionali cinesi si apre una nuova fase di apertura da parte del governo. Si torna a parlare della zona di libero scambio di Shanghai. Le riforme che toccano il turismo e la pubblicazione dei redditi dei funzionari online. E infine il progetto Green Fence. Buon weekend da China Files. Lunedì 30 settembre – Religioni in Cina, più tolleranza dal governo
A giugno di quest’anno Xi Jinping aveva sostenuto la necessità di costruire una civiltà "materiale e spirituale". Oggi si vedono i primi effetti di quelle parole. Pare che il governo di Pechino sia intenzionato a essere più tollerante verso le religioni tradizionali. Anche perché potrebbero servire a combattere i corrotti.

Martedì 1 ottobre – Esperimento Shanghai
Da oggi, nella zona speciale di libero scambio di Shanghai – la prima nella Cina continentale – saranno sospese le leggi nazionali. Secondo quanto annunciato venerdì scorso dal Consiglio di Stato, la zona sarà un porto franco dove saranno liberalizzati i flussi di capitali e lo scambio di merci transfrontaliere. Lo scopo è quello di trasformare la metropoli sul fiume Huangpu in uno dei principali centri finanziari del mondo.

Mercoledì 2 ottobre – Niente più tour forzati, verso una riforma del turismo
La cattiva notizia per i turisti in Cina è che pagheranno di più i pacchetti di viaggio. La buona è che non saranno più costretti, spesso contro la loro volontà, a giri forzati dentro negozi e ad altre attività extra decise dalle guide, da oggi messi al bando.

Giovedì 3 ottobre – Redditi online, ancora ritardi
La Cina vuole rendere i dati sulle proprietà private consultabili online. Un database che preoccupa soprattutto i funzionari di partito e i vertici delle aziende di stato. E’ ancora la lotta alla corruzione a guidare l’operato del governo. Negli ultimi 15 oltre l’uno per cento della ricchezza nazionale è finito all’estero.

Venerdì 4 ottobre – Da discarica a recinto verde
Il governo cinese ha lanciato la sua nuova campagna: si chiama Green Fence e punta a limitare l’inquinamento ambientale dai rifiuti. Ora la Cina non può più permettersi di importare rifiuti da tutto il mondo. Da discarica del mondo, la Cina punta a diventare il recinto verde del mondo. Ma la strada è tutta in salita.

[Foto credits: china.cn]