Rassegna settimanale dei media asiatici

In by Simone

Genesi della bufala sulla sorte dei calciatori nordcoreani sconfitti dalla nazionale del Sud. Le dimissioni di due ministre nipponiche. La campagna anti-immigrati australiana. La biometrica per i babu della PA indiana. La lotta a colpi di softpower tra Cina e India, in prospettiva storica. Buon weekend Lunedì, 20 ottobre: La bufala dei calciatori nordcoreani condannati a morte
Qui a China Files abbiamo a più riprese evidenziato il pressappochismo col quale la Corea del Nord viene trattata dai media italiani. Ultima in ordine cronologico, la bufala della condanna a morte per la nazionale nordcoreana di calcio ha preso incredibilmente piede tra i siti di news online, secondo uno schema ben rodato di pornografia del male. Un case study che abbiamo provato a dissezionare in questo pedigree della bufala.

Martedì, 21 ottobre: Giappone – Le ministre ‘sbagliate’ di Shinzo Abe

Due ministre del governo giapponese, Yuko Obuchi e Midori Matsushima, si sono dimesse ieri dopo essere state accusate di violazioni delle leggi elettorali, scatenando una bufera sul governo di Shinzo Abe. Che, con le dimissioni immediate e le nuove nomine, è forse riuscito a contenere l’emergenza.

Mercoledì, 22 ottobre: Australia agli australiani! (sic)
Un videomessaggio in cui compare un generale che avverte che nessuno verrà accettato senza visto. C’è anche un manifesto pubblicitario associato con una nave in acque burrascose che è stato tradotto in 16 lingue. La senatrice dei verdi Sarah Hanson-Young: "Inumanità".

Giovedì, 23 ottobre: India – Cartellino elettronico per i babu della PA
Il Biometric Attendance System è stato lanciato in fase di test per 50mila impiegati della pubblica amministrazione di New Delhi. Ogni mattina si dovrà timbrare un cartellino "virtuale", con un Grande Fratello telematico che terrà il conto di presenze, ritardi e assenze, consultabili da tutti online. È l’era del rigore di NaMo.

Venerdì, 24 ottobre: Lo scontro (impari) tra Cina e India nell’Oceano indiano

La guerra di soft power in corso attualmente per il predominio sull’Oceano Indiano rilancia la contrapposizione tra Cina e India, epica evocativa di questo inizio millennio. Ma lo scontro si svolge ad armi impari, con Pechino decisamente più avvantaggiata nell’assicurarsi rotte e amicizie tra Asia e Africa. Un’analisi scritta per Pagina99.

[Foto credit: Giulia Zennaro]