Rassegna settimanale dei media asiatici

In by Gabriele Battaglia

La Corea del Sud chiude il complesso congiunto di Kaesong, ma la mossa per sanzionare il Nord potrebbe rivelarsi un boomerang. Le proteste studentesche in India. La Peroni che passa all’Asahi e le frasi omofobe del mito della boxe filippina, Manny Pacquiao. Buon weekend. Lunedì, 15 febbraio: L’arma a doppio taglio del parco industriale di Kaesong
In risposta all’ultimo test missilistico nordcoreano, il governo di Seul ha deciso la chiusura del parco industriale congiunto di Kaesong. Protestano le pmi del Sud che operano nell’area. La misura infatti potrebbe rivelarsi un danno non soltanto per il regime dei Kim.

Martedì, 16 febbraio: Caccia agli «anti nazionali» indiani
Dopo l’escalation ultranazionalista che ha portato nei giorni scorsi all’arresto di Kanhaiya Kumar – 26 anni, presidente dell’unione degli studenti della Jawaharlal Nehru University (Jnu), accusato di sedizione – nel weekend migliaia di persone si sono riunite in una serie di manifestazioni all’interno del campus universitario: studenti, professori e società civile uniti, pacificamente, contro la morsa autoritaria della destra indiana. Che, però, non sembra voler allentare la presa.

Martedì, 16 febbraio: Asahi vuole l’Europa: Peroni diventa giapponese
Il gruppo Asahi punterà su Peroni, la birra più bevuta in Italia, per accrescere la sua fetta di mercato in Europa. Un cerchio si chiude: appena un secolo e mezzo fa un americano di origine europea apriva il primo birrificio del Giappone.

Giovedì, 18 febbraio: In India è repressione di stato contro gli studenti di Jnu
Nello scontro a tutto campo del governo a trazione nazionalista hindu contro varie sezioni della società civile, bollate come «anti nazionali» quando in dissenso con la vulgata governativa, anche gli studenti entrano nel mirino della repressione. La polizia di New Delhi è entrata nel campus della Jawaharlal Nehru University (Jnu), un tempio laico del pensiero critico indiano, arrestando un leader del movimento studentesco. I capi d’accusa: cospirazine e sedizione, in base a una legge di epoca coloniale che prevede fino ai 10 anni di carcere.

Venerdì, 19 febbraio: Manny Pacquiao: «Matrimoni gay ripugnanti». E Nike rescinde il contratto
Le dichiarazioni del campione del mondo di pugilato, candidato per i conservatori alle elezioni politiche, ha provocato la reazione della multinazionale. Nike, si legge in un comunicato, «si oppone a ogni forma di discriminazione e ha una lunga storia di sostegno e difesa dei diritti della comunità Lgbt».