Oggi in Cina – Zhejiang, un’altra croce va giù

In by Gabriele Battaglia

Una nuova demolizione di una croce nello Zhejiang, dove i cristiani sono una discreta fetta di popolazione. Il governo di Pechino ha annunciato l’apertura di un database centralizzato sulle proprietà immobiliari. Arrestato ad agosto, il figlio di Jackie Chan viene condannato a tre anni di carcere.  UN’ALTRA CROCE ABBATTUTA IN ZHEJIANG

Almeno cento, tra funzionari e operai, hanno partecipato all’ennesima demolizione di un simbolo religiosoprotestante nella regione dello Zhejiang. 

La campagna va sotto il nome di “tre rettificazioni e una demolizione”. Secondo Non Fu, fondatore di China Aid, sono almeno 400 le chiese oggetto di questa campagna. 

A Wenzhou, il capoluogo della regione, diverse chiese sono state distrutte dalle autorità.Secondo i fedeli questo è stato l’ultimo di una serie di tentativi per frenare la crescita esplosiva del cristianesimo. 

Ma le autorità sostengono semplicemente che si tratti di costruzioni abusive. La città è soprannominata la‘Gerusalemme cinese’ a causa della quantità di cristiani, quasi tutti protestanti, presenti: sono il 15 per cento di circa 9 milioni di abitanti

L’ANTICORRUZIONE E IL REAL ESTATE

Il governo centrale ha annunciato l’apertura di un database centralizzato sulle proprietà immobiliari.

Il sito, che non sarà aperto al pubblico e verrà inaugurato il primo marzo, servirà ai governi locali per condividere informazioni e quindi regolare meglio il mercato immobiliare, troppo spesso un terreno su cui si muovono investimenti poco chiari e corruzione.

Tutto questo mentre più della metà dei cittadini cinesi pensa di non potersi permettere una casa (sondaggio della People’s Bank of China).

TRE ANNI AL FIGLIO DI JACKIE CHAN

Arrestato il 14 agosto, in una sala massaggi della capitale, per il sospetto uso di droghe, il 32enne Jaycee Chan è stato condannato a tre anni di carcere per detenzione di droghe. Nella sua casa furono trovati 100 grammi di marijuana. Suo padre era stato un testimonial per la campagna governativa ani droga del 2009

[Foto credit: scmp.com]