Oggi in Cina – Wenzhou, a difesa delle chiese cristiane

In by Gabriele Battaglia

La comunità cristiana di Wenzhou contro la demolizione di una chiesa. Anche a Pechino scoppia la mania dei mondiali di calcio. Wen Jiabao e gli affari all’università di Cambridge. A Hong Kong, a fuoco le copie del libro bianco sul principio "un paese due sistemi". Giro di vite su una setta cristiana. L’emergere di una classe lavorativa sempre più cosciente. Con l’arrivo dell’estate, nel sud scoppia il dibattito sul mangiare carne di cane. Una folla a difendere una croce
Gli operai di una squadra di demolizioni sono stati costretti ad abbandonare il proprio lavoro a causa di una folla di cristiani inferociti. Succede a Wenzhou, che oramai ha il titolo di Gerusalemme cinese, Secondo i fedeli questo è ‘ultimo di una serie di tentativi per frenare la crescita esplosiva del cristianesimo, la religione a più rapida crescita in Cina. Le autorità sostengono invece che si tratti di costruzioni abusive.

Mondialimania
Pechino ha abbandonato il progetto di rinominare le stazioni della sua rete metropolitana con i nomi dei paesi che partecipano ai Mondiali. Ma il breve cambio di nome – che ha visto i nomi originali conservati – si è rivelato più problematico del previsto. I pechinesi si sono lamentati della confusione. Centinaia di milioni di tifosi cinesi seguono la Coppa del Mondo ogni quattro anni. Ma nonostante un diffuso entusiasmo e la passione per lo sport, la squadra nazionale della Cina, fondata nel 1924, si è qualificata per la Coppa del Mondo, solo una volta, nel 2002.

Se l’ex premier si compra una cattedra amica a Cambridge
Una fonte rivela al Telegraph che la fondazione che ha donato più di 4,5 milioni di euro alla prestigiosa Università di Cambridge, è gestita dalla figlia dell’ex primo ministro Wen Jiabao. Wen Ruchun (nota anche come Lily Chang) è recentemente passata alle cronache perché possedeva una società di consulenza ampiamente foraggiata da JP Morgan Chase, probabilmente con il semplice scopo di mettere in contatto la banca con le più alte cariche dello stato cinese.
La famiglia Wen Jiabao inoltre è stata al centro dell’inchiesta che ha valso il Pulizer al NYT: nel decennio in cui Wen Jiabao è stato al potere, avrebbe accumulato 2,3 miliardi di dollari. Ora anche l’indipendenza di una delle università più prestigiose del mondo è messa in dubbio. E già si mormora che abbia deciso la cattedra del prof. Peter Nolan il cui libro più recente – La Cina sta comprando il Mondo? – accusa i commentatori occidentali di allarmismo sull’ascesa della Cina e di non riuscire a fare una "presentazione equilibrata" sul ruolo della Cina nell’economia mondiale.

L’autonomia di Hong Kong non ci sarà più
Hong Kong protesta contro il Libro bianco in cui Pechino, con una mossa senza precedenti, riafferma il principio “un paese, due sistemi”. I manifestanti hanno bruciato le copie del libro che di fatto mette definitivamente in discussione l’autonomia di Hong Kong affermando che anche se un giorno l’ex colonia britannica potrà scegliere i governanti attraverso il suffragio universale questi ultimi dovranno comunque essere fedeli alla Repubblica popolare.

Nuova setta sotto attacco
Sono stati arrestati oltre 1.500 membri della Chiesa di Dio Onnipotente e della Setta dei Discepoli, due gruppi nati da una lettura non ortodossa delle sacre scritture cristiane. Il giro di vite nasce da un fatto di cronaca. Alcuni di loro sono accusati di aver picchiato a morte una donna in un McDonald. La donna si sarebbe rifiutata di dare loro il suo numero di telefono. La Cina ha sempre cercato di controllare i movimenti religiosi. Ancora oggi l’esempio più famoso è quello del movimento di meditazione Falun Gong che ha attirato milioni di adepti prima di essere bandito nel 1999.

Attenzione al movimento dei lavoratori
Il China Labor Bulletin, ong di Hong Kong, ha rilasciato un rapporto che vede i lavoratori cinesi "emergere come una forza collettiva unita e sempre più attiva". Secondo questo documento il numero delle vertenze di lavoro sono cresciute dalle 200mila del 2005 a circa 1,5 milioni del 2012. Anche il numero di scioperi è cresciuto: da dieci al mese nel febbraio 2011 a quasi 50 nel febbraio 2013. Riscontra altresì la debolezza dell’unico sindacato legale, l’All-China Federation of Trade Unions (ACFTU) –che è controllato dallo stato-, come uno strumento debole del Partito che di solito rimane inattivo di fronte alle proteste. I lavoratori, invece, sarebbero sempre più consapevoli dei loro diritti e disposti ad agire contro chi li sfrutta.

Si può ancora mangiare la carne di cane?
Il governo locale di Yulin, nella regione meridionale del Guangxi, ha ritrattato sul suo tradizionale festival annuale. La festa, che si inaugura come ogni anno il 21 giugno in occasione del solstizio d’estate, è caratterizzata da pasti a base di spezzatino di carne di cane, litchi e liquori forti. È una tradizione che va avanti da decenni e che attira migliaia di visitatori ogni anno. Ma negli ultimi anni ambientalisti e attivisti per i diritti per gli animali hanno cominciato a fare la voce grossa. Sostengono che una grande quantità di carne servita nel mercato venga da cani uccisi brutalmente. Un sondaggio condotto da Sina il più grande portale di informazione del web cinese, ha raccolto oltre 50mila pareri sul tema: più del 60 per cento degli intervistati non sono d’accordo con la protesta. Mangiare carne di cane non è contro le leggi dello Stato, ma una tradizione culinaria locale. 

[Foto credit: telegraph.co.uk]