Oggi in Cina – Caso Li Yan, condanna a morte revocata

In by Gabriele Battaglia

La corte suprema del popolo ha ribaltato una sentenza di condanna a una donna che aveva ucciso il marito dopo aver subito violenza domestica. Il nipote di Deng Xiaoping, Deng Zhuodi, è stato nominato funzionario di più alto livello in un villaggio del Guangxi. Internet come strumento geopolitico quasi come l’energia. SENTENZA STORICA SULLA VIOLENZA SULLE DONNE

La corte suprema del popolo, il più alto grado di giudizio della Repubblica popolare, ha ribaltato la sentenza che condannava alla pena di morte una donna colpevole di aver ucciso il marito dopo aver subito mesi di violenza domestica. Dopo la prima condanna erano state raccolte migliaia di firme per salvarla: Li Yan prima del gesto estremo aveva denunciato più volte il marito, sia alla polizia locale che alla federazione di tutte le donne. Ma nessuno aveva fatto nulla.

Una condanna a morte, secondo gli attivisti che si sono mobilitati per denunciare il suo caso, non farebbe altro che incoraggiare la violenza domestica nel paese. Un recente sondaggio ha dimostrato infatti come il 45 per cento dei maschi cinesi interrogati hanno tranquillamente confessato di essere stati fisicamente violenti verso le compagne.

SULLE ORME DEL NONNO DENG

Il nipote dell’architetto della Nuova Cina Deng Xiaoping, è diventato il funzionario di più alto livello in un villaggio del Guangxi. Deng Zhuodi, così sì chiama, è il figlio unico del figlio minore di Deng. Per un erede di un leader di così alto livello, lavorare nelle aree rurali per un periodo è un passaggio obbligato per ottenere poi un posto di rilievo nella piramide dello stato comunista. E il nipote di Deng non è un caso isolato.

SOVRANITÀ SUL PROPRIO INTERNET

Internet ormai è uno strumento vitale per ogni nazione e la sua importanza geopolitica è cresciuta tanto da essere paragonata a quella dell’energia. Così in un articolo a pagina piena il Quotidiano del popolo riporta l’opinione di cinque esperti (tra cui anche Fan Binxing, il cosiddetto padre del Grande Firewall che divide l’internet cinese da quello del resto del mondo) su come ogni paese dovrebbe essere in grado di decidere come gestire il traffico internet all’interno e all’esterno del suo territorio. La chiamano sovranità su Internet. 

[dailymail.co.uk]