Oggi in Cina – Un buco nel tetto (del mondo)

In by Gabriele Battaglia

Alcune squadre di esplorazione cinesi hanno scavato un pozzo per l’estrazione del petrolio sull’altipiano tibetano. Un nuovo gruppo direttivo per rendere l’esercito più efficiente. L’equidistanza interessata di Pechino nello scontro Russia-Nato sull’Ucraina. Fedeli contro la demolizione di una chiesa cristiana in Zhejiang. BUCO NEL TETTO

Squadre di esplorazione cinesi hanno scavato un pozzo estremamente profondo sul "tetto del mondo". Un “buco” di sette chilometri sul Plateau tibetano è stato trivellato dalle imprese petrolifere di Pechino nel loro tentativo di sfruttare le risorse petrolifere e di gas naturale della regione.

È il pozzo più profondo mai scavato a tali altitudini estreme, secondo gli scienziati che stanno seguendo il progetto. La Cina ha mantenuto finora un basso profilo nella sua esplorazione delle risorse in Tibet a causa della sensibilità politica della regione, attraversata da lotte politiche e religiose.

ESERCITO PIU’ EFFICIENTE

L’Esercito Popolare di Liberazione ha creato un nuovo gruppo direttivo con il compito di supervisionare l’addestramento militare, in quella che appare come la più recente mossa di Xi Jinping per migliorare l’efficienza in combattimento del più grande esercito del mondo.

Il Pla Daily ha riferito che il nuovo comitato sarà aggregato allo Stato Maggiore e sarà composto da un ufficio amministrativo e due sottogruppi che dovranno controllare la formazione delle truppe e l’istruzione nelle accademie militari. Tutte e quattro le armi dell’Epl, le sue sette regioni militari e la polizia saranno tenute creare organizzazioni corrispondenti.

“Questa misura mira a rendere la nostra formazione più pratica, allineandosi alle ripetute richieste di Xi per la costituzione di un esercito in grado di combattere e vincere le battaglie”, ha detto Qiao Liang, generale dell’aviazione e commentatore di affari militari.

UCRAINA – IL TERZO GODE

La Cina ovviamente, che nel confronto muscolare tra Russia e Nato sulla vicenda ucraina può avvalersi di diverse opzioni. Certamente la linea ufficiale resta l‘equidistanza, ben esemplificata dall’astensione nel voto di condanna della Russia, promosso dall’Occidente al consiglio di sicurezza dell’Onu.

Pechino gode da un lato della barriera messa da Mosca all’espansione della Nato verso occidente, mentre d’altra parte alcuni ambienti diplomatici cinesi intravedono un riavvicinamento con Washington, che deve tenersi buona Pechino in funzione antirussa.

CRISTIANI SUL SAGRATO

Centinaia di fedeli in una chiesa di recente costruzione nella provincia di Zhejiang hanno lanciato una campagna per salvare l’edificio dalla demolizione.
La chiesa, denominata “Sanjiang”, si trova nella zona Ou Bei di Wenzhou, la città dello Zhejiang che è sede di una delle più grandi comunità cristiane della Cina.

La protesta è iniziata il 25 marzo, quando le autorità hanno detto che alla chiesa protestante approvata dal governo sono state aggiunte strutture illegali che violano le norme edilizie. Speculazione edilizia, insomma. La tensione è salita quando il 3 aprile è stato notificato il termine di 15 giorni per l’inizio delle demolizioni ai pastori affiliati alla chiesa.

[Foto credits: pennenergy.com]