Ling Jihua, braccio destro dell’ex presidente Hu Jintao è ufficialmente sotto indagine per "serie sanzioni disciplinari". In arrivo il primo flusso d’acqua del progetto di diversione sud-nord dello Yangtze. La differenza sui salari tra Hong Kong e Cina è in riduzione. Una nuova legge sulle ong. LING JIHUA SOTTO INDAGINE
Ling Jihua, il braccio destro dell’ex presidente Hu Jintao, è sotto indagine per “serie violazioni disciplinari”, un giro di parole che in genere nel criptico linguaggio del Pcc significa corruzione. A comunicarlo senza dare ulteriori dettagli è la Commissione centrale per le ispezioni disciplinari del Pcc. Nei mesi scorsi erano stati indagati il fratello, il cognato, la sorella e la moglie.
Ling Jihua era visto come una stella nascente a causa della sua stretta relazione con l’ex-presidente. Ma la sua carriera fu stroncata poco prima del Congresso che ha incoronato l’attuale leadership. Nel marzo 2012 il figlio si era schiantato in Ferrari mettendo fine così alle follie di un sabato notte.
Il ventenne seminudo al volante era morto sul colpo. Ferite gravemente le due accompagnatrici, anch’esse svestite. Una apparteneva alla minoranza uigura, l’altra a quella tibetana. Le ragazze sparirono subito, si dice lautamente ricompensate. Mentre prima che venisse divulgata l’identità del giovane dovettero passare quasi sei mesi.
LA GRANDE DIVERSIONE E I SUOI PROBLEMI
Tra qualche giorno dovrebbe arrivare a Pechino il primo flusso d’acqua del gigantesco “progetto di diversione sud-nord”, l’incanalamento di parte del corso dello Yangtze, attraverso il fiume Han, verso le aride regioni settentrionali, cominciato ufficialmente il 12 dicembre.
La Cina è una civiltà costruita sulle grandi opere idriche, ma le nuove conoscenze contemporanee sollevano dubbi sull’impatto ecologico del progetto di diversione, sia nelle regioni meridionali sia lungo il percorso dello Han, che attraversa Shaanxi e Hubei. Intanto, a Wuhan, la popolazione denuncia già un preoccupante aumento delle alghe.
SALARI, LA CINA E HK SI AVVICINANO
La forbice dei salari tra Cina continentale e Hong Kong si starebbe riducendo.
In media, gli stipendi offerti in città come Pechino e Shanghai sono attualmente del 15-20 per cento inferiori a quelli di Hong Kong, ma la riduzione del gap, l’elevato costo della vita a Hong Kong e le migliori opportunità di carriera, nella Cina continentale potrebbero aiutare Shanghai e Pechino a attrarre più talenti internazionali.
Questo processo spiegherebbe molto delle recenti agitazioni nell’ex colonia britannica: se infatti i salari si avvicinano a quelli continentali, i prezzi immobiliari sono invece del tutto fuori controllo (per via del dominio politico-economico delle grandi immobiliari) e a un’intera generazione è di fatto negato un futuro.
ATTIRARE LE BANCHE PER LANCIARE IL RMB
Con la classica mossa a sorpresa, il premier cinese Li Keqiang ha firmato un decreto che elimina numerose restrizioni alle banche straniere che operano in Cina.
Le nuove norme cancellano diverse restrizioni, come il capitale minimo e la necessità di joint venture con i cinesi per creare filiali oltre Muraglia, nonché la necessità di aprire un ufficio di rappresentanza in Cina prima iniziare l’attività. Se prima una banca doveva essere registrata in Cina da almeno tre anni per poter trattare in renminbi, ora ne è necessario solo uno.
Inoltre, è stato scartato il requisito per le banche di avere almeno due anni di fila di profitti prima di poter fare domanda. Le nuove norme entreranno in vigore il 1 gennaio prossimo.
Gli osservatori ritengono che le nuove regole abbassino la soglia d’entrata alle banche straniere in Cina per promuovere il business in renminbi a livello mondiale. Strategia millenaria: fare in modo che l’”invasore” di turno si faccia “cinese”.
NUOVA LEGGE SULLE ONG
Le autorità di Pechino stanno preparando un disegno di legge per regolare l’attività delle Ong straniere operanti in Cina. Non sono noti i dettagli, ma Xinhua riporta che le organizzazioni non governative dovranno registrarsi ed essere approvate se vogliono istituire uffici di rappresentanza o intendono operare temporaneamente qualche specifico programma.
Come da costume, la futura legge è presentata come uno strumento per “proteggere i diritti e interessi legali [delle Ong], e promuovere gli scambi e la cooperazione tra cinesi e stranieri”.
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