Oggi in Asia – Tra Pechino e Tokyo dialogo “improbabile”

In by Gabriele Battaglia

L’arresto del capitano di un peschereccio cinese a largo di un’isola nell’arcipelago di Okinawa, a circa 200 kilometri dalle Senkaku/Diaoyu accentua lo stallo diplomatico tra Cina e Giappone. In Afghanistan condannati i responsabili del crack Kabul Bank e in Indonesia la polizia apre un’indagine su torture ai danni degli islamisti. GIAPPONE – La guardia costiera arresta il capitano di un peschereccio

La guardia costiera giapponese ha arrestato il capitano di una nave cinese con l’accusa di pesca illegale nella zona economica esclusiva giapponese, senza il permesso delle autorità di Tokyo

Secondo fonti ufficiali, l’arresto è avvenuto a 44 chilometri a nordest dell’isola di Miyako nell’arcipelago di Okinawa che circa 210 kilometri dalle Senkaku/Diaoyu. E’ il secondo arresto di un capitano di nave cinese in poco più di un mese.

I governi di Tokyo e Pechino rimangono ancora su posizioni distanti nel tentativo di risolvere la contesa sul piccolo arcipelago del mar Cinese Orientale. Nelle scorse settimane alcuni diplomatici di Tokyo si sono recati nella Repubblica popolare per mediare con il governo.

La situazione diplomatica è in stallo: i due governi mantengono imbarcazioni della guardia costiera a pattugliare le acque circostanti le isole contese. Oggi l’inviato a Tokyo del governo cinese, Cheng Yonghua, ha definito improbabile un vertice tra le due parti.

AFGHANISTAN – Condannati a cinque anni i responsabili del crack Kabul Bank

A fine di un processo descritto come "spettacolare", due ex vertici della Kabul Bank sono stati condannati a cinque anni di carcere per la frode multimilionaria che ha portato la banca della capitale afghana sull’orlo della bancarotta nel 2010.

Il fondatore dell’istituto, Sherkhan Farnood e l’ex amministratore delegato, Khalilullah Ferozi sono stati ritenuti colpevoli di furto dalla corte speciale incaricata di giudicare sul caso. La Kabul Bank avrebbe prestato per anni soldi senza adeguata copertura e sarebbe servita principalmente da centro di smistamento di fondi per "i più ricchi e con le migliori connessioni nella società afgana", scrive Quentin Sommerville, corrispondente della Bbc da Kabul.

La bancarotta della Kabul Bank, che conta per il 5 per cento dell’economia nazionale, rischiava di far crollare l’intera economia nazionale e ha costretto gli investitori stranieri a una vera e propria operazione salvataggio.

La condanna dei responsabili del crack, è comunque un primo tentativo da parte del governo per recuperare credibilità di fronte agli investitori stranieri, gestire il problema della corruzione e stabilizzare l’economia nazionale.

INDONESIA – Aperta un’indagine sulla polizia violenta

La polizia indonesiana ha dichiarato che farà chiarezza sulla posizione di alcuni ufficiali antiterrorismo accusati di torture a danno di sospetti terroristi.

Un video di 14 minuti, caricato su Internet da militanti di alcuni gruppi islamici, mostrerebbe le immagini confuse di alcuni agenti di polizia che costringono un uomo a togliersi le mutande e poi gli sparano nel petto. Nello stesso video si vedono altri tre sospettati senza magliette e a faccia in giù sull’erba con le mani legate, sotto la costante minaccia di spari in terra a poca distanza dai loro visi.

Un portavoce della polizia nazionale indonesiana ha chiarito che il video è ancora sotto esame delle autorità, provenendo da fonte anonima. Ma è comunque precisa intenzione dei vertici della pubblica sicurezza "avviare un’inchiesta su tutti i poliziotti coinvolti".

[foto credits: ftdata.co.uk]