Oggi in Asia – Scontro sulla religione

In by Gabriele Battaglia

In Bangladesh gli islamisti protestano contro il governo, ma il primo ministro Hasina, in un’intervista alla Bbc afferma che non approverà la pena di morte per i blasfemi. L’ex presidente pakistano Musharraf domani in tribunale per tradimento e le proteste delle minoranze religiose in Indonesia. BANGLADESH – Bocciata la nuova legge contro la blasfemia

Il primo ministro bangladese, Sheikh Hasina, ha rigettato le richieste sempre più pressanti da parte degli islamisti per una nuova legge anti-blasfemia che punisca coloro che diffamano l’Islam e il profeta Maometto. “Questo Paese – ha confermato Hasina – è una democrazia laica. Ogni fedele ha il diritto di praticare la propria religione liberamente e giustamente.” 

Durante un’intervista rilasciata alla Bbc, Hasina ha affermato che le leggi già in vigore sono più che sufficienti per punire chiunque insulti la religione, così rispondendo alle proteste degli scorsi giorni a Dhaka delle organizzazioni islamiste che chiedono la pena di morte per i blasfemi. Al governo è stato dato un ultimatum di 3 settimane per approvare la nuova legge contro i crimini religiosi.

Il Bangladesh da mesi è funestato dalle proteste e dagli scontri a sfondo politico-religioso. Durante le manifestazioni, in gran parte organizzate dal Jamaat-e-Islami, il più grande partito islamista del Bangladesh, si sono anche verificati violenti scontri con la polizia, finiti sotto la lente d’ingrandimento delle associazioni internazionali per i diritti umani. 

Nella stessa intervista, Hasina ha comunque confermato che, nonstante la crescente tensione e l’instabilità politica nel paese, il suo governo non dichiarerà lo stato d’emergenza.


PAKISTAN – Musharraf in tribunale per tradimento

L’ex presidente pakistano Pervez Musharraf è stato convocato oggi dai giudici della Corte suprema per rispondere alle accuse di tradimento, reato per cui è prevista la pena capitale. Domani si terrà la prima udienza.

L’alto organo giudiziario ha così soddisfatto le richieste di molti petizionisti che negli scorsi anni, mentre Musharraf era in esilio, hanno presentato denuncia contro l’ex generale per avere sospeso la costituzione e licenziato tutti i giudici della Corte stessa nel 2007.

Musharraf è anche coinvolto in un processo per il coinvolgimento nell’assassinio dell’ex primo ministro Benazir Bhutto ed è stato più volte minacciato di morte dai taliban. L’unica buona notizia per l’ex generale è che potrà correre per le prossime elezioni, anche se la sua candidatura è stata bloccata in diverse città e distretti.


INDONESIA – In piazza per la libertà di culto

Circa 200 tra leader delle comunità cristiana, sciita e musulmana Ahmadiyya hanno manifestato oggi nella capitale Jakarta contro la crescente intolleranza religiosa della maggioranza sunnita del paese.

Riuniti fuori dal palazzo del Parlemento nazionale, i rappresentanti delle comunità religiose presenti nel paese hanno cantato l’inno nazionale e urlato slogan come “stop all’intolleranza” e “vogliamo i nostri diritti”.

La protesta dei gruppi religiosi minoritari è scoppiata, scrive l’Agence France-Presse in seguito alla demolizione di una chiesa e alla chiusura di una moschea Ahmadiyya a Bekasi, a est di Jakarta.

[Foto credits: srilankaguardian.org]