Oggi in Asia – Fukushima, perdita di acque radioattive

In by Gabriele Battaglia

La Tepco ha reso noto che sono state rintracciate delle perdite in una delle sette cisterne di raccolta dell’acqua radioattiva usata nei sistemi di raffreddamento dell’impianto danneggiato di Daiichi. In Birmania chiesta chiarezza per la morte di 32 studenti. Altri particolari sull’ex dittatore filippino Marcos.  GIAPPONE – Fukushima, perdite di acqua radioattiva dalle cisterne sotterranee

Dopo i blackout delle scorse settimane, ancora problemi all’impianto nucleare di Fukushima Daiichi. Questa volta ci sarebbe una perdita in una cisterna di raccolta dell’acqua utilizzata per il raffreddamento delle barre di uranio spente ma ancora altamente radioattive.

Tepco, l’azienda elettrica di Tokyo che gestisce l’impianto nucleare di Fukushima danneggiato dal sisma e dallo tsunami dell’11 marzo 2011, ha sospeso il trasferimento di acqua radioattiva nella cisterna numero 2. Da sabato sono in corso le operazioni per convogliare tutta l’acqua della cisterna danneggiata nella cisterna 1.

In totale nell’impianto di Fukushima ci sono 7 cisterne per la raccolta dell’acqua marina usata per il raffreddamento delle barre di combustibile radioattivo. Delle 7 cisterne almeno 3 avrebbero registrato perdite.

La Tepco ha specificato in un comunicato stampa che l’acqua fuoriuscita non sarebbe stata rilasciata nel mare. Sabato la Tepco aveva annunciato di avere condotto delle analisi sulla qualità dell’acqua trovata tra l’involucro interno e l’involucro esterno della cisterna 2, rintracciando una concentrazione di materiali radioattivi sopra la media.

BIRMANIA – Chiesta chiarezza per il massacro di 32 studenti

Monta la pressione in Birmania affinché si faccia chiarezza sul presunto massacro di 32 studenti di una scuola islamica che sarebbero stati uccisi durante le violenze di metà marzo a Meikhtila. Se le denunce dovessero rivelarsi fondate si tratterebbe del più grave episodio dallo scoppio delle violenze che hanno avuto come bersaglio la comunità musulmana nel Paese dei pavoni.

L’organizzazione statunitense, Physicians for Human Rights, rivela il mgazine Irrawaddy, ha raccolto i nomi di 32 studenti scomparsi che si ritiene possano essere stati uccisi nella madrassa. Resoconti raccolti nei giorni degli scontri raccontavano di decine di corpi bruciati nella scuola islamica presa d’assalto assieme a negozi gestiti da musulmani e moschee. Dall’inizio delle violenze a metà marzo sono almeno 12mila gli sfollati e 43 i morti


FILIPPINE – I patrimoni oscuri di Marcos

Emergono critiche e particolari che gettano una luce ancora più oscura sull’immagine del dittatore filippino Ferdinand Marcos, dai cablogrammi dell’ambasciatore Usa William Sullivan inviati a metà degli anni Settanta del secolo scorso e diffusi da WikiLeaks.

Sebbene la dittatura poté godere quasi sino alla fine del sostegno di Washington, l’ambasciatore non mostra troppa attenzione né per Marcos né per la moglie Imelda capace di accumulare enorme potere durante il governo del marito. In una delle pagine più citate dalla stampa, c’è la festa di compleanno in cui il dittatore costrinse il capo delle Forze armate a sfilare vestito da donna.

I cablogrammi sono stati diffusi quando sono passati cinque giorni dall’annuncio dell’apertura di un inchiesto contro l’erede dei Marcos, Maria Imelda, accusata di aver nascosto capitale detenuti all’estero. Stesse accuse rivolte al padre morto in esilio negli Usa nel 1989.

[Foto credits: scmp.com]