Mondo Asean – Porte aperte a nuove quotazioni in Thailandia (e in ASEAN)

In Mondo Asean, Sud Est Asiatico by Redazione

L’Associazione Italia-Asean nasce nel 2015. La sua missione è quella di rafforzare il legame e rendere più evidenti le reciproche opportunità, sia per le imprese che per le istituzioni. Qui pubblichiamo la newsletter Italia-Asean del 27 agosto.

Se l’economia globale reale deve ancora riprendersi completamente dal COVID, i mercati finanziari stanno conoscendo un periodo di euforica espansione. In particolare, il mercato delle IPO è on fire e gli investitori di ogni tipo e dimensione sono, negli ultimi tempi, più propensi a comprare i titoli delle aziende che decidono di quotarsi in borsa. Questa congiuntura potrebbe essere stata catalizzata anche dal COVID: le banche centrali hanno iniettato nel mercato una mole immensa di liquidità per incoraggiare la ripartenza economica e la “nuova normalità” ha incoraggiato la nascita e crescita di imprese innovative, affamate di capitali per finanziare la propria espansione. Anche le borse ASEAN stanno seguendo un trend positivo per numero di IPO e volume degli investimenti attirati. Lo Stock Exchange of Thailand (SET) è il mercato azionario che è cresciuto di più nella regione e sembra intenzionato ad accelerare ulteriormente la propria corsa. 

Occorre fare alcune premesse. La IPO è il processo con cui una società privata goes public: offrendo le proprie azioni al pubblico su un mercato azionario, la società raccoglie capitale per sostenere la propria crescita e i suoi investitori privati possono realizzare enormi profitti. L’impresa può anche cercare il proprio capitale attraverso il private equity, rimanendo privata e senza dover affrontare gli adempimenti (e i rischi) connessi alla IPO, o semplicemente rimandandoli. Negli ultimi anni, le imprese emergenti hanno tendenzialmente preferito il private equity al public. Quando l’azienda decide di procedere con la IPO, tale momento deve essere preparato con attenzione. Non solo occorre soddisfare tutti i requisiti fissati dalla borsa dove avverrà l’offerta e dal regolatore competente; l’impresa deve anche cogliere l’attimo, entrare nel mercato in un momento favorevole, quando è più facile attirare l’attenzione degli investitori e spiccare su altre IPO concomitanti. Per tali ragioni le società che intendono quotarsi in borsa preparano meticolosamente la IPO, avvalendosi dell’ausilio delle banche di investimento. L’intero processo implica anche una duplice scelta. La scelta dell’impresa, che deve individuare il mercato azionario più favorevole dove presentare l’offerta e quotare il titolo, e quella degli investitori, che devono decidere verso quale borsa rivolgere la propria attenzione. La governance dei vari mercati finanziari, di conseguenza, può cercare di incoraggiare le imprese a quotarsi nel proprio mercato e dotarsi delle infrastrutture per facilitare gli investitori.

In tale prospettiva deve leggersi la crescita della SET. La borsa thailandese è la seconda piazza affari dell’ASEAN per capitalizzazione, dopo Singapore, ma è anche quella che a maggio scorso ha registrato il numero più alto di scambi medi giornalieri e che nel 2020 ha attirato più capitale con le IPO. In un’intervista rilasciata a Nikkei Asia a inizio luglio, il presidente della SET Pakorn Peetathawatchai ha delineato la sua strategia e gli obiettivi per gli anni avvenire. La borsa thailandese ha reso più accessibili i requisiti per la quotazione in certi settori, così da incoraggiare aziende, anche estere, particolarmente attrattive e PMI to go public. Inoltre, ha lavorato insieme al Governo di Bangkok per predisporre un corposo pacchetto di incentivi fiscali. La SET intende in questo modo attirare, ogni anno, tra le 30 e le 50 IPO e quasi 8 miliardi di dollari, contendendo a Singapore lo scettro di principale mercato finanziario ASEAN. Guardando ai risultati dei primi mesi del 2021, le ambizioni della SET sembrano a portata di mano.

La borsa thailandese sembra essere così attrattiva per la varietà dei soggetti che la animano. Da un lato, nel listino della SET figurano aziende appartenenti un po’ a tutti i settori dell’economia; aziende che attirano, dall’altro lato, un mix bilanciato di investitori. Quasi il 50% degli investitori sono thailandesi e retail. La SET intende facilitare le operazioni proprio di questa categoria ricorrendo a strumenti fintech: entro la fine del 2021, lancerà una piattaforma online per lo scambio dei titoli attraverso token digitali. Tale iniziativa deve leggersi nel processo più generale di “democratizzazione” del mercato globale degli investimenti, reso possibile proprio dalle nuove piattaforme fintech. Altre borse della regione, come quelle di Singapore e dell’Indonesia, hanno adottato una strategia differente, seguendo un modello che ha avuto successo negli USA: favorire le SPAC (special purpose acquisition companies), società che attirano i fondi di più investitori, solitamente grazie alla sponsorizzazione di un imprenditore noto e influente, con lo scopo di fondersi con una (o più) società al momento della IPO. Le SPAC richiedono particolari condizioni per avere successo, ma possono permettere alle aziende di quotarsi in borsa più velocemente. La SET guarda con una certa cautela a questa pratica, come anche le borse europee. Cautela che andrebbe applicata a tutto il mercato delle IPO, secondo molti osservatori: l’enorme fortuna delle IPO negli ultimi anni potrebbe non durare e i grandi successi di certe quotazioni si alternano a sorprendenti e imprevisti tonfi (come quello di Deliveroo al momento della sua IPO sulla borsa di Londra). Gli investitori si stanno facendo molto più cauti e selettivi nelle loro scelte e questo potrebbe frenare, ma anche stabilizzare, la corsa delle società verso la quotazione. 

Anche gli altri mercati finanziari ASEAN stanno raccogliendo eccellenti risultati con le loro IPO e cercano in vario modo di rendersi ancora più attrattivi. Singapore si conferma particolarmente invitante per la quotazione delle società estere e anche delle start up del tech, riuscendo infatti a portare a casa alcune importanti unicorn del settore. La borsa indonesiana ha visto un numero di IPO anche maggiore di quella thailandese, pur con un valore di capitale attratto minore, cogliendo i frutti della Omnibus Law e della privatizzazione di alcune ex imprese di stato. Anche il Vietnam sta recuperando terreno, grazie a un maggiore coordinamento tra le borse di Hanoi e di Ho Chi Minh e al traino della sua economia, tra le meno colpite dal COVID nella regione. Proprio il COVID rappresenta forse la principale ombra sulla crescita futura dei mercati finanziari ASEAN: la crisi sanitaria non sembra ancora sotto controllo in certi Paesi e alcuni settori non si sono ancora ripresi del tutto – in primis il turismo, comparto fondamentale proprio per la Thailandia.

Di Pierfrancesco Mattiolo

 

La missione di Kamala Harris nel Sud-Est asiatico

Si è svolta in questi giorni una visita ufficiale di Kamala Harris nel Sud-Est asiatico. L’obiettivo della missione era quello di rinsaldare la credibilità degli Stati Uniti nella regione, alla luce delle preoccupazioni scaturite dalla crisi afghana. I partner dell’area hanno bisogno di rassicurazioni sull’impegno di Washington in Asia Pacifico. Il viaggio ha toccato Singapore e Vietnam, due Stati di importanza strategica nel contesto ASEAN. Il primo per il suo importante ruolo economico-finanziario, il secondo per motivazioni geopolitiche. In poche settimane si sono verificate ben tre visite di alti funzionari americani nella regione, a testimonianza del rinnovato interesse della Casa Bianca per il Sud-Est. Prima di Harris era toccato al capo del Pentagono Lloyd Austin e alla Vicesegretaria di Stato Wendy Sherman. Lunedì 23 agosto la Vicepresidente USA ha incontrato il Primo Ministro singaporiano Lee Hsien Loong, il quale ha evidenziato come “la percezione del ruolo USA sarà influenzato dalla prova del loro impegno a lungo termine nella regione”. In risposta Harris ha confermato il mantenimento di un impegno duraturo degli USA a Singapore, nel Sud-Est asiatico e nell’Indo-Pacifico. Il giorno seguente il volo di Kamala Harris per il Vietnam è stato ritardato dall’incidente della “Sindrome dell’Avana”, che ha permesso un incontro improvviso tra il Primo Ministro vietnamita Pham Minh Chinh e l’ambasciatore cinese Xiong Bo. Pham ha affermato in una nota che “il Vietnam non si alleerà con un Paese per combatterne un altro, aderendo a una politica estera indipendente, autosufficiente, multilaterale e diversificata”. Mercoledì la tappa finale del viaggio. Harris ha incontrato Pham e il presidente vietnamita Nguyen ad Hanoi, affermando che Washington vuole elevare la relazione bilaterale a partnership strategica e promettendo di rafforzare la sicurezza marittima del Vietnam. Non è mancato il richiamo alla questione del Mar Cinese Meridionale. “Dobbiamo trovare il modo di aumentare la pressione su Pechino affinché rispetti la Convenzione ONU sul Diritto del Mare”, ha detto la vicepresidente USA prima dell’incontro con il presidente Ngyuen. Harris ha affermato che gli Stati Uniti vogliono promuovere un Indo-Pacifico libero e aperto, garantendo che non costringeranno i Paesi della regione a scegliere tra Washington e Pechino.

 

Malesia, nuovo cambio alla guida del governo

In Malesia è protagonista da tempo un’annosa crisi politica, cui il nuovo Primo Ministro Ismail Sabri Yaakob avrà l’arduo compito di mettere fine. Le vicende che hanno riguardato l’ex premier Mahathir Mohamad a inizio 2020 hanno inaugurato mesi di grande instabilità, coronati dalle dimissioni del suo successore Muhyiddin Yassin – il leader di governo in carica per il minor tempo nella storia del Paese. Schiacciato dal peso delle crisi gemelle causate dalla pandemia, vale a dire quella sanitaria e quella economica che vi ha fatto seguito, Muhyiddin ha lasciato la carica il 16 agosto tra le contestazioni dell’opposizione e della sua stessa coalizione. Ben 15 dei 38 parlamentari della United Malays National Organization (UMNO) che sostenevano il suo governo hanno ritirato il loro appoggio alla sua leadership. L’UMNO è una delle forze politiche più longeve della Malaysia, e ha governato il Paese per 61 anni all’indomani dell’indipendenza, prima di cadere in disgrazia nel 2018. La nomina di Ismail Sabri Yaakob, Vice-Presidente del partito, rappresenta un’occasione di riscatto per il partito, lacerato da anni da profonde crisi interne. Alcuni commentatori politici hanno soprannominato Ismail Sabri il “Mister Nice Guy” dell’UMNO, per via del profilo mite dimostrato nelle sue apparizioni pubbliche, in forte contrasto con le posizioni intransigenti assunte in tema di etno-nazionalismo malese. Il Sultano Abdullah Sultan Ahmad Shah lo ha nominato Primo Ministro dopo aver appurato il sostegno di 114 dei 220 legislatori malesi. Questa ristretta maggioranza non rappresenta in sé una garanzia per riportare la stabilità tra le forze politiche nazionali: il Sultano ha chiesto esplicitamente al nuovo governo di affrontare un voto di fiducia nella prima settimana di settembre. Tra le sfide che incombono sul nuovo Primo Ministro, la priorità va alla crisi sanitaria: la rapida diffusione della variante Delta, altamente infettiva, e i bassi tassi di vaccinazione hanno colto alla sprovvista Kuala Lumpur così come gran parte del Sud-Est asiatico.

 

 

Tecnologia

Collaborazioni India-ASEAN

Il vice Primo ministro di Singapore Heng Swee Keat parla di accrescere la cooperazione tra l’India e i dieci Paesi del Sud-Est asiatico nel settore digitale e della condivisione dati per raggiungere anche una migliore integrazione economica.

The Hindu: https://www.thehindu.com/business/asean-india-should-explore-ways-to-enhance-digital-connectivity-singapores-deputy-pm/article35850573.ece 

 

Business

Mercato dell’auto indonesiano

Il settore dell’automotive in Indonesia è stato a lungo dominato da aziende giapponesi ma nell’ultimo periodo molte società cinesi si stanno facendo strada nel mercato, segnando l’ennesimo terreno di scontro per la competizione tra Tokyo e Pechino.

The Diplomat: https://thediplomat.com/2021/08/how-china-and-japan-are-competing-over-indonesias-car-industry/ 

Ambiente

Combattere l’inquinamento

Da diversi decenni ormai, i governi dell’ASEAN hanno iniziato a comprendere la dannosità delle nubi derivanti dai tanti incendi che affliggono la regione e che mettono in seria difficoltà la salute dei cittadini. È tempo di intervenire.

East Asia Forum: https://www.eastasiaforum.org/2021/08/17/depoliticising-southeast-asias-forest-fire-pollution/ 

Finanza

Mercati azionari in ASEAN

Con la variante delta che si espande in tutta la regione, i mercati azionari del Sud-Est asiatico soffrono nel terzo trimestre del 2021. Solo un contenimento del virus e una accelerazione della campagna vaccinale potranno far risalire gli indici.

 

 

Nikkei Asian Review: https://asia.nikkei.com/Spotlight/Market-Spotlight/Delta-outbreak-clouds-Asian-stock-markets

 

EconomiaTassazione in ASEAN

Lo scorso 16 luglio le Filippine e il Brunei hanno siglato un accordo per scoraggiare l’evasione fiscale derivante dal reddito generato dalle transazioni transnazionali e migliorare gli investimenti tra i due Paesi.

ASEAN Briefing: https://www.aseanbriefing.com/news/philippines-and-brunei-sign-double-tax-avoidance-treaty/

PoliticaDramma Myanmar

A sei mesi dal colpo di Stato, il Myanmar versa in una situazione socio politica, economica e sanitaria di profonda instabilità. le forze di sicurezza della Giunta golpista avrebbero ucciso più di mille civili durante questi mesi di dura repressione.

The Guardian: https://www.theguardian.com/world/2021/aug/19/more-than-1000-civilians-have-died-in-myanmar-unrest-say-activists 

TecnologiaDigitalizzazione in ASEAN

L’ASEAN Digital Masterplan 2025 va nella direzione di rendere più agile ed efficace la transizione tecnologia per tutta la regione, portando, secondo alcune stime, a un aumento del PIL combinato di 1 trilione di dollari per il Sud-Est asiatico nei prossimi 10 anni.

The Business Times: https://www.businesstimes.com.sg/opinion/digital-masterplan-getting-the-next-five-years-right-for-asean 

GeopoliticaLa diplomazia al tempo del Covid

A causa della pandemia, molti degli incontri bilaterali tra governi e alti diplomatici si sono spostati dalla presenza all’online, perdendo in molti casi di efficacia. Gli Stati Uniti hanno però deciso di invertire la tendenza e puntare su una vasta presenza di propri funzionari in ASEAN.

East Asia Forum: https://www.eastasiaforum.org/2021/08/09/biden-comes-face-to-face-with-southeast-asian-diplomacy/

Politica

Covid nelle Filippine

Nonostante i tanti casi di coronavirus, il governo di Manila ha deciso di allentare le restrizioni sociali mentre una Commissione Indipendente accusa il Presidente Duterte di mala gestione di circa 1.3 miliardi di dollari stanziati per l’emergenza Covid.

 

 

Asia Times: https://asiatimes.com/2021/08/duterte-faces-fire-for-missing-covid-19-funds/

Economia

Rilanciare il turismo

Il settore continua a soffrire in tutta l’area ASEAN, specialmente in destinazioni chiave per i turisti di tutto il mondo come la Thailandia, dove le Autorità hanno pensato ad un piano per facilitare i viaggi in entrata.

 

South China Morning Post: https://www.scmp.com/comment/opinion/article/3145151/thailands-phuket-sandbox-scheme-ray-hope-asias-tourism-industry

 

Politica

Sviluppo inclusivo

Secondo quanto riportato nell’ASEAN Development Outlook pubblicato lo scorso lunedì, i dieci Paesi del Sud-Est asiatico lavoreranno nei prossimi anni per raggiungere uno sviluppo sostenibile e conforme in tutta la regione.

 

Xinhuanet: http://www.xinhuanet.com/english/asiapacific/2021-08/23/c_1310144049.htm

Trasporti

Boeing in ASEAN

La Boeing Company ha annunciato la nomina di Alexander Feldman come nuovo presidente della compagnia per il Sud-Est asiatico. In precedenza, Feldman è stato presidente e CEO dell’US-ASEAN Business Council (US-ABC) per oltre 12 anni.

 

 

 

Asia Aviation: https://asianaviation.com/boeing-names-new-head-of-se-asia-business/