Vado al massimo…

In by Simone

(In collaborazione con AgiCHINA24) A Pechino una Ferrari si schianta contro un ponte. La rete censura e tutti i riflettori puntano sulla nuova aristocrazia rossa: giovani, ricchi e – soprattutto – figli di personalità legate al Partito. Chi è, cosa fa e quanto potere ha la nuova gioventù dorata. Nella notte tra sabato 17 e domenica 18 una Ferrari si schianta contro un ponte di Wudaokou, distretto nord di Pechino. Il ventenne alla guida muore, le due ragazze a bordo sono in gravi condizioni.

I media di Stato come il Quotidiano del popolo pubblicano la notizia, ma nella mattinata di lunedì scatta la censura: si cerca di insabbiare l’accaduto, i link risultano irraggiungibili.

Su Weibo, il “Twitter cinese”, spariscono termini come “Ferrari” e “incidente stradale”, in una corsa forsennata a bloccare le ipotesi dei netizen sull’identità della vittima: secondo la rete di Hong Kong New Tang Dinasty Tv, il ragazzo morto è il figlio di un importante ministro.

La censura interviene con tempestività perché l’incidente di Wudaokou rischia di scatenare nuovamente la furia dei cinesi sui rampolli delle famiglie privilegiate, i figli di funzionari che studiano all’estero e conducono vite lussuose tra auto fuoriserie e party mondani.

Come ad esempio Bo Guagua, figlio di quel Bo Xilai sospeso giovedì scorso dalla carica di segretario di Chongqing. Prima che il padre diventasse protagonista del più eclatante caso politico scoppiato in Cina negli ultimi anni, lo stile di vita del giovane Bo era già stato dissezionato sul web, tra voci, illazioni, e foto.

Bo è un bel ventenne che ha studiato ad Oxford e ad Harvard, quanto di più lontano si possa immaginare per il figlio di un politico che del ritorno alla frugalità del maoismo aveva fatto la sua bandiera.

Le foto pubblicate sul web, riprese anche da social network occidentali come Facebook e Twitter, lo ritraggono in smoking a feste e ricevimenti, circondato da belle ragazze in discoteca, oppure mentre finge di orinare contro i cancelli dell’università insieme ai compagni di corso.

Per un periodo, secondo il gossip pechinese, frequenta la figlia dell’ex ambasciatore Usa in Cina Jon Huntsman Jr., mostrandosi in diverse occasioni al volante di una Ferrari.

Successivamente Bo Guagua si fidanza con Chen Xiaodan, nipote di Chen Yun, importante economista e veterano del Partito: come ogni aristocrazia che si rispetti, anche l’aristocrazia “rossa” cinese è spesso formata da una ragnatela di parentele tra famiglie potenti.

Alla fine di gennaio -poco prima dell’inizio dello scandalo che ha colpito Bo Xilai- Chen annuncia la rottura del fidanzamento, una mossa che in molti hanno letto come un presagio della caduta della famiglia Bo.

Gioventù dorata, vite sopra le righe, auto potenti, disponibilità illimitata di denaro. Qualche tempo fa l’ira dei netizen cinesi si era scagliata contro Wang Ke e Wang Shuo, rispettivamente figlio di un potente uomo della finanza e di un ricchissimo imprenditore immobiliare, entrambi con alte connessioni tra i funzionari del Partito.

Nel dicembre 2010 i due si sono sfidati in una gara automobilistica in una zona pedonale di Pechino: le due auto, entrambe con targa governativa, si scontrano e vanno a fuoco. Uno dei due rampolli minaccia il rivale con una pistola, e ordina poi al servizio di sicurezza dell’azienda del padre di distruggere le telecamere di sorveglianza della zona.

Poco dopo viene preso di mira anche Wen Yunsong, figlio del premier Wen Jiabao. Niente corse in auto o vita spericolata, ma un posto prenotato come presidente della China Satellite Communications, leader delle telecomunicazioni cinesi, dopo che nel 2004 il suo nome era circolato in relazione a uno scandalo di corruzione immobiliare.

Sul web, intanto, si rincorrono le voci sulla vittima dell’incidente di domenica notte, che potrebbe essere il figlio di uno dei nove membri del Comitato permanente del Politburo, il vertice del potere cinese.

La fine spaventosa di un ventenne e la censura che ha colpito la sua identità rischiano di trasformarsi per l’alta società di Pechino nell’inizio di un nuovo dramma politico.

L"ARISTOCRAZIA ROSSA” DELLA CINA

Bo Guagua, classe 1987, e nipote dell’eroe rivoluzionario Bo Yibo e figlio di Bo Xilai, ex- segretario del Partito di Chongqing. A settembre dello scorso anno, il Wall Street Journal ha pubblicato un articolo sullo stile di vita mondano condotto dal “principino”, che ha sollevato diverse polemiche sulla presenza di un “aristocrazia rossa” tra i leader del Partito.

Secondo l’articolo del WSJ, Bo Guagua si sarebbe presentato all’ambasciata americana di Pechino su una lussuosa Ferrari per un appuntamento con la figlia dell’allora ambasciatore Jon Huntsman. 

Anche la sua formazione è stata di recente al centro di polemiche: Bo sin dall’adolescenza si è formato in Inghilterra per poi proseguire gli studi alla Harvard University negli Usa, dove la retta annuale è di circa 70,000 dollari l’anno. Oggetto di gossip anche la sua storia d’amore con Chen Xiaodan, la nipote del veterano del Partito Chen Yun, con la quale ha troncato a fine gennaio.

Chen Xiaodan, 23 anni, nipote dell’economista e veterano del Partito Chen Yun e figlia di Chen Yuan, governatore della China Development Bank. Attualmente frequenta un master presso l’Harvard University. Diventata popolare sul web, in particolare sui microblog e social network non solo cinesi, grazie a una serie di foto che le ritraevano in abito da sera durante il Ballo delle debuttanti all’Hotel Crillon di Parigi nel 2006.

Wan Baobao, nipote del primo presidente dell’Assemblea nazionale del popolo, Wen Li, è stata la prima ragazza cinese invitata al Ballo delle debuttanti all’Hotel Crillon di Parigi, all’età di 19 anni. Ha lasciato ben presto la sua città natale, Pechino, per studiare all’estero. È una designer di gioielli e ha uno studio a Hong Kong.

Wen Yunsong conosciuto anche come "Wiston Wen", figlio del primo ministro cinese, Wen Jiabao, è stato recentemente nominato presidente della China Satellite Communications, azienda leader nel settore delle comunicazioni.

Dopo aver ottenuto un master alla Kellogg School of Management presso la Nothewestern University negli Stati Uniti, ha fondato Unihub, azienda produttrice di dispositivi per le telecomunicazioni, i cui principali clienti erano grandi banche e agenzie d’intermediazione mobiliare come Ping An Insurance e Citic Securities.

Nel 2004 il suo nome era circolato in relazione a uno scandalo di corruzione in cui era coinvolta proprio la Ping An Insurance: Winston Wen sarebbe stato il beneficiario finale dell’offerta pubblica iniziale delle 713 milioni di azioni della compagnia quotata alla Borsa di Hong Kong, per un valore di 7,3 miliardi di dollari.

Il caso è rimasto a livello di voci, citate dal South China Morning Post, che sono state poi messe in secondo piano dalla stampa cinese.  È stato inoltre uno dei fondatori della New Horizon Capital, compagnia leader in Cina nel settore del private-equity.

Ye Mingzi e Ye Jingzi, sono entrambe nipoti del maresciallo Ye Jianying (classe 1897).

Ye Mingzi si è laureata al Central Saint Martins College a Londra e adesso è una famosa fashion designer con uno studio a Pechino. Ha prodotto diversi abiti per alcune celebrità di Hong Kong.

Ye Jingzi è la direttrice di un’azienda del campo culturale di base ad Hong Kong. È sposata con il figlio maggiore del generale e veterano del partito Wang Zhen.

Xi Mingze, è la figlia del vice presidente cinese Xi Jinping e nipote di Xi Zhongxun, segretario generale del Consiglio di stato dal 1953 al 1965. È nata nel 1992 dalla seconda moglie di Xi, Peng Liyuan. Dal 2010 si è trasferita negli Stati Uniti, dove studia presso la Harvard University.

Zhuo Yue, nipote di Deng Xiaoping, si è laureata negli Stati Uniti presso il Wellesley College. Nel 2003 ha fondato una compagnia di relazioni pubbliche e si è sempre occupata di filantropia. E’ sposata con Feng Bo, figlio di uno dei leader della Lega Democratica cinese, uno degli otto partiti “non comunisti” della Cina, e ha partecipato alla raccolta di finanziamenti per Sina.com alla fine degli anni Novanta.

Jasmine Li, nipote di Jia Qingling, uno dei nove del Comitato Permanente del Politburo e figlia di Jia Qiang e Li Botan, famoso imprenditore cinese e presidente del Beijing Hospitality Institute.

La sua recente ammissione alla Stanford University è stata al centro di polemiche da parte dei netizen cinesi, per via dei risultati non brillanti al test d’ingresso che le hanno comunque permesso di essere ammessa alla prestigiosa università.  Secondo vari internauti ciò è stato possibile proprio grazie alle sue parentele.