Made in China Files

In by Gabriele Battaglia

La riunione dei ministri degli Esteri del G7 a Hiroshima porta a un accordo tra le maggiori potenze mondiali su temi che hanno indispettito Pechino. La strategia concordata a Vinitaly tra autorità italiane e Jack Ma, guru di Alibaba, per la vendita online di vino italiano in Cina in primo piano nella nostra rassegna quotidiana. Il rientro dei cervelli in Cina e infine le indagini internazionali sulla setta Aum Shinrikyo, ventuno anni fa protagonista degli attacchi al sarin nella metro di Tokyo.

G7 in Giappone: tutti contro Pechino di Simone Pieranni 

Il G7 in corso a Tokyo sarà ricordato per la visita del segretario di stato Kerry a Hiroshima e per lo scontro in atto tra Giappone e Stati uniti da una parte e la Cina dall’altra. Tokyo infatti ha spinto affinché tra i temi ci fosse anche quello della sicurezza marittima, provocando durissime reazioni da parte di Pechino.

In Cina e Asia – La strategia «wine wine» (sic!) di Jack Ma e Matteo Renzi di Redazione 

I titoli della rassegna di oggi:

– Jack Ma e Matteo Renzi insieme per spingere il vino italiano in Cina
– Taiwanesi «rapiti» dalla Cina in Kenya
– Un piano trentennale per fare della Cina una superpotenza del calcio
– L’80 per cento dell’acqua sotterranea cinese è contaminata
– Il dizionario di cinese Xinhua Zidian entra nel Guinness dei primati
– Giovani, milionari e cinesi: gli immigrati di lusso di Vancouver
– Al via le elezioni parlamentari in Corea del Sud
– Incendio alla golden gai di Tokyo: quello che ci voleva per la «riqualificazione»?

La Cina vuole accelerare il «rientro dei cervelli» di Marco Zappa 

Circa 400mila haigui, «tartarughe di mare», così sono soprannominati i laureati cinesi all’estero che rientrano in patria, sono tornati in Cina nel 2015. Numeri che danno il segno di un trend in crescita negli ultimi anni, con il governo che vorrebbe attrarne sempre di più nei prossimi anni per spingere sull’innovazione. Ma permangono ostacoli difficilmente superabili nel breve periodo.

Aum Shinrikyo avrebbe «30mila» adepti in Russia di Marco Zappa

A più di vent’anni dagli attentati al gas sarin della metropolitana di Tokyo, l’eredità della setta religiosa Aum Shinrikyo è ancora viva. Nelle ultime due settimane, alcuni associati al gruppo o sospetti tali sono stati fermati ed espulsi in Montenegro. Mentre in Giappone e in Russia, dove sarebbero decine di migliaia gli adepti, continuano le indagini.