Made in China Files

In by Gabriele Battaglia

La Cina continua ad accomunare il separatismo dello Xinjiang all’estremismo del gruppo dello Stato islamico. I nostri approfondimenti di società: la caccia alle imprese "zombie" cinesi e la gentrificazione di Pechino. Infine la storia asiatica: il diamante della regina Elisabetta II d’Inghilterra che India e Pakistan rivogliono.

NOTIZIE: In Cina e Asia – La Repubblica popolare e Isis di Redazione

La Cina continua a voler accomunare il separatismo in Xinjiang alla minaccia internazionale di Isis. Tutto pronto per la riforma dell’Esercito di liberazione popolare, con tagli di almeno 300mila unità nel personale. Dagli Usa arrivano nuove sanzioni contro Pyongyang, legate al suo programma missilistico, mentre tra i giapponesi prende piede la moda del minimalismo: vivere rinunciando quanto più possibile ai beni materiali.

SOCIETÀ: Caccia alle imprese zombie di Gabriele Battaglia

Producono più del dovuto, sono sussidiate, rallentano l’economia, inquinano, sottraggono risorse ad attività più moderne e pulite. Sono le "imprese zombie", i "morti che camminano" dell’economia cinese, che restano in (semi) vita per ragioni politiche. Ora il governo di Pechino vuole ristrutturarle per allocare meglio le risorse. Ma non è facile.

SOCIETÀ: L’estetica bugiarda di Pechino di Cecilia Attanasio Ghezzi 

Pechino si trasformerà in una gigantesca area metropolitana che avrà grossomodo l’estensione della metà del territorio italiano ospiterà il doppio dei suoi abitanti. Nel frattempo il centro storico si gentrifica. Le voci degli abitanti in presa diretta, interviste agli sviluppatori immobiliari (a partecipazione statale) coinvolti nel progetto e agli architetti italiani che ci lavorano. Come cambia la città.

ASIA FILES: Il diamante della corona inglese che rivogliono India e Pakistan di Matteo Miavaldi

Il Koh-i-Noor, diamante da 105 carati, è al centro di una corona di proprietà della regina Elisabetta II, in esposizione alla Tower of London. Uno dei migliaia di artefatti soffiati dall’Impero Britannico in mezzo mondo, nel nostro caso dall’India pre indipendenza. Un gruppo di imprenditori e attori indiani sta lavorando a una richiesta formale di riconsegna, ma c’è anche un avvocato pakistano che per il Koh-i-Noor ha una fissazione: oltre 780 documenti, tra petizioni e lettere indirzzate alla corona inglese, per restituire il maltolto. Tutte ignorate, tranne una.

[In copertina: celebrazioni per l’anniversario dell’insediamento del Panchen Lama. Foto: news.cn]