Made in China Files

In by Gabriele Battaglia

Mentre la situazione nella penisola coreana è in costante evoluzione e rimane tesa, la Cina deve prepararsi al peggio. Le notizie di oggi, con in primo piano gli avvertimenti dei militari cinesi ai manifestanti di Hong Kong. Una parte del discorso del leader del sindacato studentesco della Jnu di Delhi in protesta da giorni contro le politiche del governo Modi. Infine, le parole del pugile Manny Pacquaio sui matrimoni gay e le ripercussioni sulla sua immagine.

La Cina è pronta al peggio in Corea del Nord di Simone Pieranni 

La Cina deve prepararsi al peggio nella penisola coreana. È il messaggio chiaro lanciato dai militari cinesi, a fronte delle recenti «azioni» del giovane leader nord coreano. Decisioni (prove di bombe e lancio di razzi) che rischiano di militarizzare l’area, con gravi conseguenze, specie per Pechino.

In Cina e Asia – Militari cinesi a Hong Kong: «Non siate stupidi!» di Redazione

I titoli della rassegna asiatica di oggi:

– Militari cinesi ai manifestanti di Hong Kong: «Non siate stupidi!»
– Gli stranieri non potranno pubblicare contenuti online in Cina
– In difesa di Hua Guofeng, il «delfino» di Mao
– Uber, rosso da un miliardo l’anno in Cina
– I nuovi slogan governativi per il congresso dei Kim

Le parole dell’«anti nazionale» Kanhaiya Kumar di Matteo Miavaldi 

Qui di seguito la traduzione di una parte del discorso pronunciato da Kanhaiya Kumar (nella foto il primo di fronte da destra), presidente del sindacato degli studenti della Jawaharlal Nehru University (Jnu) di New Delhi, nei giorni precedenti al suo arresto. Il video del discorso, in hindi, è stato diffuso viralmente sui social network da migliaia di studenti in tutto il paese. Kumar è stato arrestato da poliziotti in borghese la scorsa settimana all’interno del campus di Jnu, accusato di sedizione e bollato come elemento «anti nazionale» da una parte dei media indiani e della destra del paese. Kumar ha 26 anni e mentre scriviamo è al sesto giorno di carcerazione in attesa di giudizio.



Manny Pacquiao: «Matrimoni gay ripugnanti». E Nike rescinde il contratto di Marco Zappa

Le dichiarazioni del campione del mondo di pugilato, candidato per i conservatori alle elezioni politiche, ha provocato la reazione della multinazionale. Nike, si legge in un comunicato, «si oppone a ogni forma di discriminazione e ha una lunga storia di sostegno e difesa dei diritti della comunità Lgbt».