Made in China Files

In by Gabriele Battaglia

Le accuse di corruzione al ministro dell’economia giapponese Akira Amari. Le notizie di oggi da Cina e Asia: in primo piano l’espulsione del volontario e attivista svedese Peter Dahlin. L’analisi sul caso Dahlin: è tornato il tempo dell’autocritica per gli stranieri in Cina? E infine la morte di uno studente universitario indiano vittima dell’intolleranza. Era un "intoccabile".

Corruzione a Tokyo, ministro inchiodato da una barretta di gelatina di Marco Zappa

Il governo giapponese è nell’occhio del ciclone dopo le rivelazioni di un settimanale scandalistico su un giro di corruzione che coinvolgerebbe il ministro dell’Economia e delle Politiche fiscali Akira Amari e il suo staff.

In Cina e Asia – Libertà e foglio di via per l’attivista Dahlin di Redazione

Peter Dahlin, l’attivista svedese arrestato nei giorni scorsi dalle autorità cinesi, è stato liberato ed espulso dalla Repubblica popolare. Per marcare il 70esimo anniversario della fine della Seconda guerra mondiale, il governo cinese ha varato un’amnistia generale: liberi oltre 30mila detenuti, la maggioranza dei quali minorenni al momento della condanna. Bill Gates ha venduto a una compagnia cinese i diritti per la diffusione di centinaia di migliaia di foto, tra cui alcune immagini «storiche» delle proteste di Tian’anmen (compresa quella dell’uomo e del carro armato). Il primo ministro francese Hollande e il premier indiano Modi, a New Delhi per la Festa della repubblica indiana, hanno – quasi – chiuso un accordo per la vendita di 36 jet francesi all’India. Assolto il premier malaysiano Najib: i misteriosi 681 milioni di dollari nel suo conto non erano mazzette, bensì «un regalo personale della corona saudita». La nostra rassegna del mattino.

Per gli stranieri in Cina torna il tempo dell’autocritica di Simone Pieranni

Peter Dahlin, svedese di 35 anni, dopo essere stato arrestato, aver compiuto la propria autocritica alla tv di Stato, è stato rilasciato ed espulso dalla Cina. Il suo arresto e la sua vicenda hanno riportato l’attenzione sulla pratica dell’autocritica, piuttosto comune a Pechino. Questa volta, però, non è l’unico, perché i nuovi protagonisti di questi nuovi show della repressione, ultimamente, sono stranieri.

La morte di uno studente intoccabile di Matteo Miavaldi

In India il suicidio del giovane «dalit» Rohith Vemula diventa un caso nazionale, aggiungendosi alle tragedie causate dal clima di intolleranza che negli ultimi due anni di governo Modi sembra essersi acuito. Episodi sempre inseriti nell’insieme vacuo degli «spiacevoli incidenti».