Made in China Files

In by Gabriele Battaglia

Il ritorno di Facebook in Cina è più complicato di quanto sembri. Giornalista per i diritti umani arrestato per sovversione in Cina. Wenchan Ban – La nuova legge cinese sul cinema. India superpotenza work in progress. Il nostro consueto punto quotidiano con news e temi da Cina e Asia.

Il ritorno di Facebook in Cina è più complicato di quanto sembri di Simone Pieranni

Secondo un report del New York Times, Facebook starebbe lavorando a un software capace di oscurare contenuti nel suo newsfeed a seconda della provenienza geografica dell’informazione. A detta di alcuni coder che avrebbero lavorato al progetto, il software sarebbe pensato per l’ingresso di Facebook sul mercato cinese.

In Cina e Asia – Giornalista per i diritti umani arrestato per sovversione in Cina di Redazione

I titoli della rassegna di oggi:

– Giornalista per i diritti umani arrestato per sovversione
– Mr. Foxconn sulle orme di Trump
– Hong Kong coinvolta nelle dispute del Mar Cinese
– Cina, scioperi contro le cessioni
– L’Onu accusa la Birmania di pulizia etnica dei rohingya

Wenchan Ban – La nuova legge cinese sul cinema di Edoardo Gagliardi

Edoardo Gagliardi esamina le nuove norme che dovrebbero facilitare la realizzazione di film in Cina, ma che sembrano tarpare le ali alle produzioni underground e indipendenti. L’industria culturale si appoggia al «rule of law» secondo caratteristiche cinesi, dove governa «il sigillo del drago».

India superpotenza work in progress di Matteo Miavaldi

A New Delhi, tra le capitali più inquinate del mondo, si respira male e a fatica. Ma l’aria che si respira, tra smog, detriti di materiali da costruzione e miasmi del sacro fiume Yamuna, è aria di rivincita. La stampa internazionale, dal maggio del 2014, non ha fatto altro che lodare la nuova amministrazione indiana del primo ministro Narendra Modi, esponente di punta del partito conservatore nazionalista Bharatiya Janata Party (BJP) e mattatore delle ultime elezioni nazionali.