La sostenibilità in caratteri – Materialità: 重要性

In Cina, Sociale e Ambiente, Sustanalytics by Redazione

In questo quarto episodio del glossario ESG di China Files vi proponiamo un termine relativamente nuovo, soprattutto in Cina, dove viene letteralmente reso con “importanza” – 重要性 zhòngyào xìng.

 

Si tratta di un concetto mutuato dal mondo dell’accounting e che oggi è alla base di una gestione sostenibile delle aziende. 

Con la materialità si definisce perché e in che modo determinate questioni sono importanti per un’azienda o un settore di business. Una questione materiale può infatti avere impatti significativi, sia in termini di rischi e opportunità, sulla dimensione finanziaria, economica, reputazionale e legale di un’azienda, in quanto espressione degli stakeholder interni ed esterni dell’azienda stessa. 

L’analisi di materialità per mezzo della quale si individuano i temi materiali per l’azienda è un’attività finalizzata alla comunicazione di tali informazioni attraverso i report finanziari e di sostenibilità e, sempre più spesso, diviene uno strumento per guidare le decisioni strategiche dei consigli di amministrazione. 

Solo di recente le aziende cinesi hanno iniziato ad utilizzare l’analisi di materialità nella propria disclosure e comunque limitatamente alla dimensione ambientale. Sulle modalità di tali analisi e sulla validità dei dati pubblicati rimangono molti dubbi e comunque la pratica non è stata la benvenuta nel mondo imprenditoriale cinese ancora poco avvezzo alla trasparenza. 

La spinta verso una maggiore trasparenza sembra però inesorabile in quanto espressione della volontà di Xi Jinping di promuovere la finanza verde che, ha tra i propri requisiti, la necessità che le aziende pubblichino dati trasparenti sui propri impatti ambientali e sociali.

Nel frattempo, la borsa di Hong Kong ha chiesto che tutte le società quotate producano qualche tipo di reporting di sostenibilità a partire dal luglio 2020, termine poi slittato causa Covid-19. Le Borse di Shenzhen e Shanghai le hanno fatto eco, ma la China Security Regulatory Commission (CSRC) non ha ancora chiarito alle più di 3000 aziende interessate, come questo debba avvenire.

A cura di Nicoletta Ferro e Sabrina Moles.