In Cina e Asia – Virus di Wuhan: gli Usa lavorano a un vaccino, la Nord Corea chiude le frontiere

In Notizie Brevi by Gian Luca Atzori

Il National Institute of Health (Nih) americano sta lavorando ad un vaccino contro il nuovo coronavirus cinese, il quale ha già infettato oltre 400 persone e provocato 9 vittime. Secondo il Dott. Anthony Fauci, “il Nih sta compiendo i primi passi avanti ver lo sviluppo di un vaccino “. Il problema risiede nelle tempistiche, il nuovo vaccino richiede alcuni mesi per le prime sperimentazioni cliniche e non sarà disponibile prima di un anno. Il patogeno, manifestatosi a Wuhan, nella Cina centrale, ha varcato i confini nazionali, con quattro casi accertati in Tailandia, Corea del Sud e Giappone. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha diffuso un’allerta globale, confermando il pericolo contagio e la trasmissibilità da uomo a uomo. Il virus appartiene alla stessa famiglia della Sars, la sindrome respiratoria che nel 2002 si propagò dalla Cina in altri 25 paesi, infettando 8 mila persone e uccidendone 700. Intanto la Corea del Nord ha vietato l’ingresso a tutti i turisti in arrivo nella capitale. Per le autorità nordcoreane, le frontiere saranno chiuse “finchè la situazione non sarà sotto controllo”. [fonte: CNN, Reuters]

Accordo Cina-Usa: L’Ue perde 10 miliardi di euro

Tra i due litiganti, il terzo eravamo noi. Il ritrovato dialogo tra americani e cinesi potrebbe costare all’Unione Europa circa €10 miliardi di export orientati a Pechino tra il 2020 e il 2021. La cosiddetta “fase uno” dell’accordo Usa-Cina, segna un’importante tregua in quella che è già entrata nei libri di storia come la guerra commerciale più costosa di sempre. L’accordo firmato il 15 gennaio prevede un aumento delle importazioni americane da parte dei cinesi per circa 200 miliardi. Secondo l’Istituto Kiel per l’Economia Mondiale, “se i costi commerciali e quindi i relativi prezzi non cambiano, le importazioni cinesi dagli Stati Uniti saranno a carico di paesi terzi”. Tra le nazioni europee maggiormente colpite troviamo Germania e Francia, ma in generale, in tutto il continente, a risentirne saranno soprattutto i settori dell’aeronautica e dell’automobilismo; dei macchinari industriali; della medicina, farmaceutica e dei prodotti agricoli. [fonte: Bloomberg]

Taiwan chiede aiuto al Papa contro le pressioni cinesi

La presidente Taiwanese appena rieletta ha scritto una lettera indirizzata al Papa, invocando il suo aiuto contro le sempre maggiori pressioni e le “minacce alla democrazia e alla libertà” attuate dalla Repubblica Popolare nell’isola da lei amministrata. La politica dell’unica Cina, porta il governo mandarino e la gran parte dei suoi partner commerciali, a considerare Taiwan come parte dello stesso Stato, nonostante non sia sotto il diretto controllo del Partito Comunista. Solo 15 paesi al mondo, tra cui il Vaticano, riconoscono l’indipendenza statale dell’isola, ma non si può negare come le autorità taiwanesi possano essersi intimorite di fronte alla “normalizzazione” dei rapporti tra San Pietro e Pechino, soprattutto dopo il patto del 2018 sulla nomina dei vescovi. [fonte: Reuters]

3 miliardi di viaggi per il Capodanno cinese

Ben 440 milioni di biglietti ferroviari, 79 milioni di posti aerei, 45 milioni di spostamenti in nave e 2 miliardi e mezzo di viaggi in auto. Il 25 gennaio entreremo nell’anno 4718 del calendario lunare cinese. L’Anno del Topo si avvicina e riprende la più grande migrazione al mondo. Per agevolare gli spostamenti la Cina ha inaugurato, nel solo 2019, circa 330 mila km di autostrade e 8500 km di nuove linee ferroviarie, di cui 5500 ad alta velocità, installando nuovi servizi automatizzati in oltre 1000 stazioni e implementando servizi come il 5G tra Shenzhen, Guangzhou e Hong Kong. Gli aeroporti cinesi hanno previsto circa 17 mila voli al giorno, il 13% in più rispetto allo scorso anno. Nel 2019, la settimana del Chunjie è valsa per l’economia cinese oltre 145 miliardi di euro. [fonte: CNN]

Lo Studio Ghibli arrivano su Netflix

E’ già stata definita come “l’evasione definitiva”, mentre i fan sui social vanno in visibilio in tutto il mondo. Il prossimo mese, 21 film del leggendario Studio Ghibli arriveranno su Netflix. Fondato nel 1985 da Miyazaki Hayao e da Takahata Isaoche, parliamo dello studio cinematografico di animazione del Sol Levante che negli ultimi decenni ha avuto più seguito e risonanza nel mondo, aggiudicandosi gli Oscar per film come La Città Incantata, Il mio vicino Totoro e il Castello Errante di Howl. I lungometraggi dello Studio Ghibli sono tra i più visti della storia giapponese. “Credo nel potere delle storie”, dichiara Miyazaki in un intervista del 2002, “credo che le storie abbiano un ruolo importante nella formazione degli esseri umani, che possano stimolare, stupire e ispirare i loro ascoltatori” [fonte: BBC]

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