In Cina e Asia – L’anticorruzione di Pechino arriva alle Tre Gole

In by Gabriele Battaglia

L’anticorruzione arriva fino alla diga delle Tre Gole, la centrale idroelettrica più grande del mondo. Singapore alle urne: attesa la riconferma del partito di Lee Kuan Yew, scomparso pochi mesi fa. Incriminate 12 persone per le bombe di Mumbai del 2006. Sempre più esuli nordcoreani in Corea del Sud si suicidano. Cinque anni di condanna per una crocerossina cinese per gioco d’azzardo. CINA – L’anticorruzione arriva alla diga delle Tre Gole 

Ispettori inviati da Pechino hanno riscontrato irregolarità contabili in progetti collegati alla diga delle Tre Gole, il più grande impianto idroelettrico del mondo. Lo dice l’agenzia Nuova Cina, secondo cui alla Corte dei Conti non tornerebbero circa 2 miliardi di yuan relativi a una centrale idroelettrica sotterranea del valore di circa 7 miliardi di yuan. La rivelazione fa seguito a un rapporto molto critico pubblicato lo scorso anno. La diga delle Tre Gole, gigantesca opera ingegneristica, si trova sullo Yangtze, in Sichuan, e finora aveva sollevato polemiche quasi esclusivamente per problemi sociali o ecologici.



INDIA – Dodici condanne per le bombe sui treni di Mumbai del 2006 

Dodici persone sono state ufficialmente incriminate per una serie di esplosioni avvenute del 2006 su un treno di Mumbai. I dodici sono stati condannati per guerra contro la nazione, cospirazione e omicidio. Sette esplosioni si verificarono su diversi treni nell’arco di quindici minuti intorno alle 18:30 dell’11 luglio 2006, in piena ora di punta. 189 persone morirono e altre 800 rimasero ferite. L’attacco fu inizialmente attribuito a militanti islamisti sostenuti dal Pakistan, accusa rifiutata dalle autorità di Islamabad. La sentenza ufficiale sarà pronunciata lunedì prossimo. “Giustizia è stata fatta per la gente di Mumbai”, ha spiegato alla stampa il pubblico ministero Raja Thakre.


SINGAPORE – Elezioni: il Partito dei Lee verso la riconferma


Foto credit: bbc.com

Singapore alle urne per eleggere il nuovo parlamento. La vittoria del People’s Action Party, il partito fondato dal padre padrone della città-stato Lee Kuan Yew, scomparso pochi mesi fa, e guidato dal figlio di questi e attuale primo ministro Lee Hsien Loong, è data quasi per scontata. Ma per la prima volta i singaporeani voteranno con un nuovo sistema elettorale che permette ai candidati dell’opposizione di correre in tutte le circoscrizioni elettorali. Il partito di maggioranza infatti perde terreno sulla gestione dell’immigrazione e delle infrastrutture, tra i temi caldi del dibattito politico. Inoltre incontra l’opposizione di molti giovani che vorrebbero maggiore pluralismo politico.

CINA – Giro di vite contro le finanziarie p2p

La polizia cinese sta prendendo di mira tre società finanziarie specializzate in servizi di prestito peer-to-peer, a Shenzhen, città divenuta capitale non ufficiale di questo business. Si pensa che il crackdown si allargherà ad altre società. Un certo numero di dipendenti delle tre imprese, che gestiscono siti web attraverso cui piccoli creditori e debitori si incontrano, sono stati arrestati negli ultimi giorni. Non è chiaro quali reati siano loro imputati. L’industria di prestito P2P è cresciuta rapidamente in Cina negli ultimi anni, grazie al vuoto normativo. La crisi di alcune di queste finanziarie ha poi spinto Pechino a elaborare un disegno di legge che, a regime, dovrebbe escluderne parecchie dal mercato. A Shenzhen ce ne sarebbero più di 600.

COREA DEL SUD – Aumentano i suicidi tra gli esuli nordcoreani 


Foto credit: csmonitor.com

Aumenta il numero dei suicidi tra gli esuli nordcoreani e assieme aumenta anche il numero di morti per cause sconosciute. La denuncia è di un parlamentare dell’opposizione sudcoreana sulla base dei dati forniti dal ministero dell’Unificazione. Tra gli esuli cresce il malcontento per le condizioni di vita, con il livello di soddisfazione è ai minimi e con la maggioranza tra i nordcoreani scappati al sud che giudica basso il proprio livello sociale.


CINA – Crocerossina condannata 

Guo Meimei, la funzionaria della Croce Rossa cinese al centro di uno scandalo risalente al 2011, è stata condannata a 5 anni di reclusione e a una multa di 50mila yuan per gioco d’azzardo illegale e per avere gestito illegalmente una sala da gioco. Nel 2011, la donna postò foto che la ritraevano in posa di fronte alla sua Maserati bianca e scrisse di essere una manager della Croce Rossa cinese. Le foto scatenarono la Rete e fecero crollare le donazioni all’organizzazione umanitaria, che in Cina dipende dallo Stato, mettendone in luce malversazioni interne. In seguito, Guo ha negato di essere in qualsiasi modo collegata con la Croce Rossa. 

[Foto credit: Reuters]