In Cina e Asia – La Repubblica degli iPhone

In by Gabriele Battaglia

Solo in Cina sono stati venduti oltre 13 milioni di iPhone 6s, un risultato che conferma quanto sia importante il mercato cinese per Apple. Xi Jinping promette soldi e un corpo di pace in Siria. Un anno dall’inizio del movimento di protesta Occupy Hong Kong. L’incuria rischia di far sparire importanti beni architettonici e culturali cinesi. CINA – La Repubblica degli smartphone

13 milioni di iPhone 6s venduti dal 25 settembre nella sola Cina, 3 milioni in più del modello precedente che già aveva fatturato in Cina il 33 per cento in più rispetto agli Usa. Dati record che confermano la Repubblica popolare come tra i mercati più importanti per l’azienda di Cupertino. Nel frattempo oltre 650mila smartphone cinesi sono stati hackerati per lanciare un attacco a Cloudflare, una sturt up statunitense specializzata nella velocizzazione del traffico internet che ha recentemente fatto un accordo con Baidu per operare in Cina. Il suo sito ha ricevuto circa 4,5 miliardi di richieste in un giorno secondo lo schema che ormai è noto come ‘grande cannone’: dirottare il traffico internet di inconsapevoli utenti su un sito in modo da farlo crollare per il gran numero di richieste.

CINA – La Cina in Siria?

Un miliardo di dollari in un fondo per la pace e lo sviluppo cogestito da Rpc eOnu e un corpo di pace permanente di 8mila uomini. Sono queste le promesse di Xi Jinping di fronte all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. In aggiunta per i prossimi cinque anni sosterrà con 100 milioni le missioni di peacekeeping nell’Unione africana. Nonostante non si sia parlato di Siria, sembrerebbe che una nave cinese abbia già superato il canale di Suez per raggiungere il personale russo nel porto siriano di Latakia. Porterebbe consulenti militari pronti ad impegnarsi nella lotta contro lo Stato islamico.

HONG KONG – Un anno da OccupyHK

La manifestazione organizzata ieri per commemorare le proteste dello scorso anno quando il quartiere dei palazzi governativi dell’ex colonia britannica era stato occupato per 79 giorni ha rinnovato l’impegno politico per un vero suffragio universale. Secondo la polizia i manifestanti erano poco più di 900 contro un centinaio di persone che si erano riunite per protestare contro la commemorazione. Nel 2017 a Hong Kong si svolgeranno le prime elezioni a suffragio universale, ma Pechino vuole avere l’ultima parola sui candidati eleggibili.

CINA – Beni culturali a rischio

Le tracce materiali di una civiltà di oltre cinque millenni di storia rischiano di scomparire per mancanza di fondi e incuria. È la denuncia pesante del direttore dell’Amministrazione statale per il patrimonio culturale Li Xiaoji. In un’intervista al quotidiano di partito Study Times Li denuncia che dal 2009 al 2014 sono stati trafugati oltre 7mila reperti, ma soprattutto che le amministrazioni locali non sono preparate a proteggere il patrimonio culturale. Demolizioni forzate, mancanza di fondi e di personale fanno più danni dai trafficanti. Specie nelle regioni povere della Cina centrale e occidentale. 

[Foto credit: ndtv.com]