In Cina e Asia – La Corea del Nord «lo pagherà caro»

In by Gabriele Battaglia

Seul minaccia Pyongyang all’indomani dell’annuncio di un nuovo lancio di satellite propgrammato dal regime nordcoreano: gli analisti internazionali sostengono si tratti di un nuovo test balistico.

La Bank of Japan, banca centrale giapponese ha deciso di tassare le istituzioni finanziarie che hanno depositi presso di lei. Stimolo per investimenti giapponesi in Asia o ennesimo segnale di una nuova crisi finanziaria globale?

La migrazione interna per il capodanno cinese inizia malissimo: nevicate fuori stagione hanno bloccato migliaia di passeggeri nella stazione di Guangzhou e le foto sono già virali sui social media cinesi.

L’eolico cinese, secondo i dati rilasciati dall’Amministrazione nazionale per l’energia, è più che raddoppiato rispetto allo scorso anno.

Il Giappone intende cementificare un atollo di 9 mq per non farlo inghiottire dalla marea e perdere così il diritto di estendere la propria Zona economica esclusiva per altre 200 miglia nautiche a oltre 1700 km da Tokyo. La Cina, diciamo, non apprezza. La Corea del Nord «lo pagherà caro»

Minaccia la Corea del Sud: il Nord pagherà un caro prezzo se andrà avanti con l’annunciato lancio del satellite. I media di stato l’hanno annunciato tra l’8 e il 25 febbraio, ma gli analisti sono quasi tutti d’accordo che si tratterebbe di una copertura per un test balistico sulla tecnologia missilistica. Anche Washington condanna fermamente e chiede che vengano intensificate le sanzioni. La Cina non ha ancora commentato, ma il suo inviato è arrivato a Pyongyang già ieri.

La Bank of Japan approva i tassi deposito negativi

La lotta alla deflazione in Giappone continua. E il governatore della banca centrale nipponica (Boj), Haruhiko Kuroda, è deciso a provare il tutto per tutto. Lo scorso primo febbraio, la Boj ha comunicato l’abbassamento dei tassi sui depositi a 0,1 per cento. La banca centrale tasserà quindi le istituzioni finanziarie del paese che hanno depositi presso di lei.

Quali sono gli scenari possibili? Per ora c’è incertezza sul l’efficacia della misura. C’è chi ritiene che ci potrebbe essere un incremento degli investimenti giapponesi in Asia e chi scommette che siamo sull’orlo di una nuova crisi finanziaria globale.

La migrazione per il capodanno cinese inizia malissimo: a migliaia bloccati dalle nevicate fuori stagione

La più grande migrazione umana, il flusso di migranti che tornano a casa per festeggiare il capodanno cinese, è iniziato malissimo. Le foto di decine di migliaia di passeggeri lasciati all’addiaccio nella stazione di Guangzhou perché le nevicate fuori stagione hanno provocato ritardi di ore sulla rete ferroviaria sono diventate virali sul web. Si tratta di almeno 170mila passeggeri che ritarderanno il ritorno a casa. Il capodanno cinese quest’anno cade la notte del 7 febbraio.

La Cina segna un nuovo record per l’energia eolica

La capacità di produrre energia dalle turbine eoliche nel 2015 è più che raddoppiata rispetto all’anno precedente. Sono i dati rilasciati dall’Amministrazione nazionale per l’energia. Lo scorso anno la Cina ha prodotto 186,4 terawatt ora di elettricità pulita generata dal vento, il 60 per cento in più dell’anno precedente.

Anche se appena il 3,3 per cento del totale dell’energia prodotta in un anno, è un chiaro passo verso una rivoluzione energetica che metta l’energia pulita al primo posto. Attualmente la fonte più utilizzata è ancora il carbone, ma la Repubblica popolare vorrebbe che l’energia di derivazione non fossile ammontasse al 20 per cento del totale entro il 2030. Attualmente è appena l’11 per cento.

Anche il Giappone cementifica gli atolli

Il governo giapponese spenderà quasi cento milioni di euro per cementificare Okinotorishima, un atollo a 1740 chilometri a sud Tokyo la cui esistenza estende la Zona economica esclusiva (Zee) giapponese nel Pacifico di 200 miglia nautiche. L’atollo, che si estende per appena 9 mq, rischia di scomparire consumato dalle mareggiate e verrà quindi protetto da barriere di cemento.

La Cina si è sempre opposta sostenendo che la legge del mare indica chiaramente Okinotorishima come parte di barriera corallina inadatta alla vita umana e quindi senza i requisiti perché venga estesa la Zee.

[Foto credit: wired.com]