In Cina e Asia – Cancellati i concerti di Bon Jovi a Pechino e Shanghai

In by Gabriele Battaglia

Il tour cinese della rockstar americana Jon Bon Jovi è stato cancellato dal ministero della Cultura cinese. In Thailandia continuano le ricerche dei responsabili delle bombe di agosto a Bangkok. Tencent diventa l’azienda IT asiatica più ricca superando Alibaba. Singapore al voto la prossima settimana per le presidenziali. CINA – Bon Jovi cancellato 

Le due date del tour cinese di Bon Jovi, Pechino e Shanghai, sono state cancellate dal ministero della Cultura. Le autorità avrebbero agito dopo avere scoperto che Bon Jovi aveva inserito una foto del Dalai Lama in un video che faceva da sfondo a un suo concerto a Taiwan del 2010, secondo fonti anonime. Bon Jovi si aggiunge così a Bjork e altri nella lista dei musicisti banditi dalla Cina per avere espresso solidarietà con il capo spirituale tibetano.

CINA – Alibaba perde lo scettro a favore di Tencent

Dieci mesi di calo del proprio valore in borsa hanno retrocesso Alibaba al secondo posto tra le imprese IT asiatiche più ricche, mentre lo scettro va a Tencent, altro gigante cinese che produce WeChat, numero uno tra i servizi di messaggistica.
Alibaba dipende molto dai consumi individuali e il rallentamento dell’economia l’ha penalizzato (ha perso 140 miliardi di dollari), mentre alcune operazioni azzeccate – come l’acquisto dei blockbuster hollywoodiani per le proprie piattaforme video – hanno aumentato il valore di Tencent.
Alibaba e Tencent sono, con Baidu, le “tre sorelle” dell’industria internet cinese e competono sui servizi a più alto valore aggiunto. 

THAILANDIA – Continuano le ricerche dell’attentatore e della mente delle bombe di Bangkok


Foto credit: bangkokpost.com

La polizia thailandese fa sapere che uno degli arrestati per l’attentato al santuario di Erawan dello scorso 17 agosto a Bangkok avrebbe consegnato all’attentatore dalla maglietta gialla ripreso dalle telecamere di sicurezza la borsa contenente l’ordigno poi esploso facendo 20 persone. Le informazioni sono state rese pubbliche dalla polizia dopo che l’uomo, Yusufu Mieraili, 25 anni, originario dello Xinjiang, regione occidentale della Cina, è stato coinvolto dalle forze dell’ordine in una ripetizione del giorno in cui ha ricevuto l’ordigno e lo ha consegnato all’attentatore. Mieraili è stato arrestato a inizio settembre mentre cercava di attraversare il confine tra Thailandia e Cambogia.
La polizia thailandese è ancora alla ricerca della "mente" dietro l’attentato, di cui ha diffuso un’immagine. Abudureheman Abudusataer, detto Ishan – questo il nome del ricercato – 27enne anche lui originario dello Xinjiang, avrebbe lasciato la Thailandia un giorno prima dell’esplosione.

SINGAPORE – Al voto sull’emigrazione

L’11 settembre, con un anno di anticipo rispetto alla fine naturale della legislatura, Singapore andrà ad elezioni generali, le prima della morte del padre-padrone della patria Lee Kuan Yew. Per il Partito d’azione popolare, al potere sin dall’indipendenza, si tratta della tornata più delicata. Nel 2011 per la prima volta rischiò di non andare oltre il 60% dei consensi. Venerdì, per la prima volta, il Pap si troverà a dover contendere con gli otto partiti dell’opposizione tutti gli 87 seggi. Al centro del dibattito nell’hub finanziario asiatico c’è il tema dell’immigrazione. I singaporiano imputano agli immigrati il calo nelle prestazioni sociali e il carovita. Una stretta in tema di immigrazione sembra comune a tutti gli schieramenti.

[Foto credit: smh.com.au]