In Cina e Asia – Afghanistan: da Pechino infrastrutture e sicurezza

In by Gabriele Battaglia

Xi Jinping e Ma Ying-jeou si incontreranno tra pochi giorni a Singapore per discutere delle relazioni sino-taiwanesi. Le linee guida del piano quinquennale cinese. Il vicepresidente cinese Li Yuanchao in Afghanistan, dove ha promesso un maggiore impegno di Pechino. In Giappone successo in borsa per l’offerta pubblica iniziale delle Poste.CINA – Li l’afgano

Mentre continuano le schermaglie politico-diplomatiche nel Mar Cinese Meridionale (ieri gli Usa hanno annunciato che continueranno le loro provocazioni navali), il vice presidente cinese Li Yuanchao è andato a farsi un giro in Afghanistan, dove ha promesso la costruzione di infrastrutture e un contributo alla sicurezza, firmando diversi accordi commerciali a Kabul. La Cina non vuole colmare il vuoto lasciato alla fine dell’anno scorso dal ritiro della maggior parte delle truppe straniere che hanno invaso e occupato l’Afghanistan, ma ha promesso di svolgere un “enorme” ruolo commerciale per contribuire alla ricostruzione del Paese, dove i talebani danno segni di riscossa. Se l’impegno cinese si concretizzasse, assisteremmo alla prova del nove per la filosofia diplomatica di Pechino: è il progresso economico, non la guerra o l’esportazione di modelli politici alieni, a risolvere i conflitti. 

CINA/TAIWAN – Ma-Xi: incontro storico il 7 novembre

Il presidente cinese Xi Jinping e il suo omologo taiwanese Ma Ying-jeou si incontreranno il 7 novembre a Singapore. È il primo storico incontro a questo livello dal 1949, quando il Kuomintang riparò a Taiwan dopo la sconfitta nella guerra civile contro i comunisti. Si tratta dunque di un grande evento simbolico in cui si parlerà dei rapporti tra le “due Cine”, puntando a ciò che l’agenzia di Stato ufficiale Xinhua definisce “soluzione pragmatica in base al principio di una sola Cina”.
L’incontro è soprattutto sensibile per Taiwan, dato che il 16 gennaio ci sono le elezioni e il Kuomintang è dato perdente nei confronti del Partito democratico progressivo, favorevole all’indipendenza anche formale dell’isola. Il presidente Ma cercherà di riguadagnare consenso, mantenendo lo status quo politico con la Cina e al tempo stesso rafforzando i legami economici. Probabile che Pechino intenda assecondare questa strategia, che fa anche i suoi interessi.

CINA – Piano quinquennale: linee guida

Un documento rilasciato ieri (3 novembre) e sdoganato dallo stesso Xi Jinping offre linee guida più chiare sul 13esimo piano quinquennale 2016-2020.
Crescita del 6,5 per cento per raggiungere la “prosperità moderata” entro il 2020, con l’innovazione come leva. Sul piano finanziario, si cercherà di ridurre i costi di finanziamento delle imprese (cercando di beneficiare soprattutto il settore privato ad alto valore aggiunto) e di aprire sempre più i mercati, puntando alla piena convertibilità dello yuan. Su piano ambientale, si vuole vietare del tutto il disboscamento delle foreste “naturali” entro i prossimi cinque anni.

GIAPPONE – IPO poste, la più grande degli ultimi trent’anni

Partenza positiva per l’offerta pubblica iniziale delle Poste giapponesi, le cui azioni sono da oggi sul mercato azionario di Tokyo. Si tratta di un’ operazione di mercato dal valore di oltre 120 miliardi di dollari, vicino al valore dell’ultima grande operazione di questo genere che interessò la NTT, la Telecom nipponica, nel 1987. Il piano del governo di Tokyo è di ridurre la quota di partecipazione nel gruppo, il più grande datore di lavoro del paese arcipelago, proprietario della più grande banca del mondo, e raccogliere fondi per la ricostruzione del nordest del Giappone colpito da terremoto e tsunami nel 2011.

[foto credit: Reuters]