Hu Qili 胡启立

In by Simone

Nato nell’ottobre 1929, a Yulin nello Shaanxi, nel 1948 si unisce al Partito Comunista Cinese. Dal 1946 al 1951 studia e si laurea in ingegneria meccanica presso l’Università di Pechino. Si fa conoscere per l’attiva partecipazione nelle organizzazioni studentesche e giovanili, quali la Federazione nazionale degli studenti, di cui è presidente dal 1956 al 1966. Nello stesso periodo è segretario, poi vice presidente dell’Unione Internazionale degli studenti con sede a Praga, e membro del Comitato Centrale e della Lega della Gioventù Comunista.

Perseguitato durante la Rivoluzione Culturale, dal 1966 al 1972 è nella scuola per quadri di partito ‘7 Maggio’.  Dal 1972 al 1977 ricopre vari ruoli all’interno del Comitato locale del Partito nella regione autonoma del Ningxia. Dal 1978 al 1980 è segretario della Federazione nazionale degli studenti e presidente della Federazione nazionale della Gioventù, di cui è segretario Hu Yaobang. Molto stimato da questi, Hu Qili ne sostiene le idee liberali e riformiste, e tra i due inizia una collaborazione, per cui spesso vengono designati come ‘il gruppo degli Hu’ .
Gli anni ’80 lo vedono salire alla ribalta della scena politica cinese. Dal 1980 al 1982 è sindaco di Tianjin. Trasferito a Pechino, diventa vice ministro dell’Industria elettronica.

Con Hu Yaobang responsabile ‘in prima linea’ delle attività del PCC, nell’aprile 1982 Hu Qili è a capo dell’Ufficio Generale del PCC, una posizione cruciale in termini di direzione effettiva del Comitato Centrale del PCC. Nel 1985, in occasione della Conferenza nazionale del PCC che decide di abolire le cariche a vita e di promuovere leader giovani, Hu Qili è tra i prescelti per il Politburo del XII Comitato Centrale del CPC fino al 1987. Assiste il Segretario Generale Hu Yaobang nel trattare incarichi relativi alla propaganda, l’ideologia e l’istruzione.
Nonostante l’associazione con Hu Yaobang, con un’autocritica Hu Qili riesce a scampare ad una probabile espulsione che invece colpisce Hu Yaobang durante la ‘Campagna contro la liberalizzazione borghese’ del 1987.  Il Primo Plenum del XIII Comitato Centrale, tenuto il 2 novembre 1987, lo nomina membro del Comitato Permanente del Politburo, con Zhao Ziyang nuovo segretario generale.

Durante il movimento studentesco del 1989 si oppone all’editoriale pubblicato sul Quotidiano del Popolo del 26 aprile, firmato da Deng Xiaoping che accusava gli studenti di complottare contro il Partito e lo Stato; Hu sostiene inoltre un giornalismo non censurato e un ridimensionamento politico. Simpatizza col movimento studentesco, e mostra un’attitudine di apertura e dialogo. Accusato di far parte della cricca antipartito, insieme a Zhao Ziyang si oppone alla dichiarazione della legge marziale del 20 maggio e all’atteggiamento provocatorio di Deng Xiaoping verso il movimento studentesco. Per questo insieme a Zhao Ziyang, Yan Mingfu e Rui Xingwei, viene destituito immediatamente dal potere politico ed espulso dal Politburo e dalla Segreteria del Comitato Centrale del PCC , continuando comunque ad esserne membro fino al 1992.
Riappare nel 1991 come vice ministro dell’Industria meccanica ed elettronica, di cui diventa ministro nel 1993. Frustrato dalla mancanza di reale progresso verso una riforma politica, che aveva incoraggiato dall’89, nel 1996 presenta una richiesta di dimissioni.