Great Wall Motor, produttrice cinese di auto, quotata al listino di Hong Kong, ha citato in giudiio la Fiat per un caso di spionaggio, in risposta alla corte italiana che aveva dichiarato la compagnia cinese responsabile di plagio nei confronti di una vettura della Fiat.
Secondo la Great Wall, la Fiat, nell’intento di procacciare le prove per evidenziare la copiatura, avrebbe scattato foto ai propri impianti, provocando così la fuoriuscita di informazioni industriali riservate.
“Non abbiamo le foto precise, fanno sapere dalla Great Wall, ma è la Fiat stessa ad avere ammesso di avere mandato alcune persone a fotografare i nostri impianti”.
L’azienda cinese chiede le scuse della compagnia italiana e un compenso per aver svelato i propri segreti industriali.