Expo 2010: la sostenibilità naturale della Finlandia

In by Simone

Jouni Lethonen sorride mentre mostra le caratteristiche del padiglione finlandese: “quando parliamo di sostenibilità, mi viene da ridere, perché per noi è tutto molto naturale”. Già, se il mondo potesse vivere la commistione tecnologia – natura di molti paesi del Nord Europa, forse sarebbe migliore.

Se il padiglione italiano è il più grande dopo quello cinese e ha mostrato la potenzialità innovativa italiana con l’utilizzo della resina trasparente (altre innnovazioni le trovate su Italian Valley) quello finlandese è uno dei padiglioni europei che è costato meno e che è stato costruito con l’obiettivo di poter essere smontato e rimontato in un altro posto alla fine dell’expo. Sostenibile e riciclabile.

L’interno del padiglione è un inno al relax, frutto di led giganti e innovazioni made in Nokia per le quali i cinesi sembrano impazzire. Lo scheletro della struttura è formato da elementi in acciaio uniti da bulloni, in modo che l’edificio possa essere smontato con facilità. Disegnato al computer dalla JKMM, è rivestito di 25 mila tasselli di un nuovo materiale, UPM ProFi, misto di carta e plastica riciclata da avanzi industriali.

“La grande sfida per il prossimo futuro è quello di trovare metodi per la costruzione di città che siano sostenibili e preservare le risorse naturali. Il padiglione è un laboratorio che presenta soluzioni finlandesi per la prossima costruzione urbana, la città del futuro con macchine elettriche e riduzione di inquinamento anche acustico, oltre che ambientale e mantenendo i principi dello sviluppo sostenibile”, prosegue Lethonen, mentre mi mostra le luci e la saune dell’area vip del padiglione.

Tutto sostenibile: il consumo energetico è ridotto al minimo. “Abbiamo pannelli solari per alimentare il più possibile il padiglione, utilizziamo la ventilazione naturale per ridurre la necessità di ventilazione meccanica. I materiali e i metodi di costruzione sono stati selezionati con l’obiettivo di ridurre al minimo le emissioni di CO2. Per quanto possibile, inoltre, abbiamo utilizzato materiale riciclato”.

In bella mostra per tutti i visitatori anche la tecnologia finlandese che prova a vendere sul mercato cinese: la Kone ha progettato ad hoc per la Expo un ascensore che funziona con RFID (Radio Frequency Identification): è già pronta a sbarcare sul mercato cinese, e non solo.

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