Deng Liqun 邓力群

In by Simone

Deng Liqun, nato nel 1915 nella Provincia meridionale dello Hunan, studiò economia all’Università di Pechino. Nel 1935 prese parte alla “rivolta del 9 dicembre”, dove i giovani scesi nelle strade di Beiping (oggi Pechino) chiedevano al governo nazionalista un’opposizione decisa e attiva all’occupazione militare giapponese in Cina. Entrò all’età di ventuno anni nella Lega della Gioventù Comunista Cinese prima e nel Partito Comunista Cinese poi.

Nella seconda metà degli anni trenta è a Yan’an (punto d’arrivo della Lunga Marcia), dove diresse l’Istituto di Ricerca Politica del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese e l’Istituto di Insegnamento dell’Accademia Marxista-Leninista. Ricoprì diversi ed importanti incarichi prima e dopo la fondazione della Repubblica Popolare in varie aree del paese, tra i quali il ruolo di vice direttore generale della rivista “Bandiera Rossa” e segretario del presidente Liu Shaoqi. Teorico marxista ed esperto di economia, ha scritto e pubblicato moltissimi articoli in materia. Nel 1987 diventa membro del Comitato Consultivo Centrale del Partito Comunista Cinese.

Nei suoi diari Zhao Ziyang ne parla come di un teorico di estrema sinistra con buoni rapporti tra i membri della parte più conservatrice della testa del Partito. Caparbio e determinato, Deng Xiaoping lo definisce testardo come “un mulo dello Hunan”. Direttore dell’Ufficio di Ricerca del Segretariato, si oppose ad una estensione del numero di Zone Economiche Speciali nelle aree di Shanghai e della Provincia del Zhejiang, per paura che queste diventassero “zone di concessione straniera”.

Assieme a Wang Zhen, Li Xiannian e Hu Qiaomu, ebbe una importante influenza su Deng Xiaoping nello screditare il compagno Zhao Ziyang e le sue riforme economiche, giudicate troppo liberali. In realtà, Deng Liqun e la parte più conservatrice del Partito, cercavano semplicemente di opporsi alle linee guida di Deng Xiaoping, ma usarono gli attacchi a Hu Yaobang prima e Zhao Ziyang dopo per farlo.