Chi ha incastrato Gu Kailai?

In by Gabriele Battaglia

La strada per il XVIII congresso del Partito comunista cinese è spianata. I nodi principali sono stati sciolti: decisa la data, 8 novembre e deciso il destino del decaduto Bo Xilai: espulso dal partito. Rimane ancora qualche dubbio sulla vicenda Heywood. E’ stata davvero Gu Kailai a ucciderlo? Il sito del Quotidiano del popolo ha già preparato la pagina web per il Congresso, la cui data d’inizio sarà l’8 novembre. Lo ha annunciato nel pomeriggio cinese l’agenzia di stampa Xinhua, aggiungendo anche la notizia che tutti aspettavano: Bo Xilai espulso dal Partito, andrà a processo.

Il procedimento penale dell’ex astro nascente della politica cinese dovrebbe essere l’atto finale dell’operazione di pulizia interna seguita allo scandalo di Chongqing, precondizione per uno svolgimento del passaggio di cariche il più "armonioso" possibile.

Ma un rinomato medico legale mette in dubbio la versione ufficiale sull’omicidio Heywood, grilletto del più grande scandalo che ha coinvolto la leadership cinese negli vent’anni.

La scienziata Wang Xuemei nutre dei forti dubbi sulle testimonianze del processo Gu Kailai perché, secondo la sua esperienza, non ci sarebbero segni di avvelenamento da cianuro.

Gu è la moglie di Bo Xilai, l’uomo che è stato rimosso dal suo posto di segretario di Chongqing ad aprile scorso, sospeso dal suo seggio al Politburo il mese seguente, e, notizia di oggi, ufficialmente espulso dal Partito comunista cinese. Il suo braccio destro, l’ex capo della polizia Wang Lijun, è stato anch’esso condannato la scorsa settimana a scontare 15 anni per quattro capi d’accusa. Uno dei quali è quello di aver coperto l’omicidio del cittadino britannico operato dalla moglie del suo capo.

Il medico Wang Xuemei, in un post quasi immediatamente cancellato dal suo blog, ha messo in dubbio l’avvelenamento da cianuro. La signora Wang ha scritto: “mi sento addolorata, sconvolta e spaventata per il fatto che uno dei nostri giudici possa credere alla teoria che [Heywood] sia stato avvelenato con il cianuro”.

La signora Wang non ha avuto accesso alle prove presentate al tribunale, ma sostiene che basti leggere il comunicato ufficiale, è evidente – a suo dire – che la ricostruzione della corte di Chengdu è illogica. E la signora Wang non è un medico qualunque. A 56 anni è il vicesegretario generale dell’Associazione cinese di medicina legale.

Il medico sostiene che se Heywood fosse veramente morto perché avvelenato con il cianuro, gli esperti forensi inviati sulla scena avrebbero immediatamente notato “evidenti sintomi” quali l’alterazione del colore del cadavere o un insolito colore rosso vivo nei campioni di sangue prelevati dal cuore, rendendo impossibile ai quattro subalterni dell’allora capo della polizia di Chongqing, Wang Lijun, di sostenere che la morte del cittadino britannico potesse essere stata causato da un “eccesso di bevande alcoliche”. Così inizialmente era stato archiviato il caso.

E si chiede ancora: se tali segni erano presenti sul cadavere o sui campioni di sangue (o di cuore, come sostengono alcuni) prelevati, perché non sono citati negli atti dei processi di Gu Kailai o di Wang Lijun? E ancora: perché gli esperti di medicina legale che non hanno messo agli atti questi segni non sono stati accusati di collusione con l’allora capo della polizia Wang Lijun?

"Il mio parere professionale, è che [la conclusione sulla causa della morte di Heywood] è molto problematica" ha scritto ancora il medico legale. La signora Wang è nota per essere una persona senza peli sulla lingua, ma rimane comunque una rarità che un esperto del suo livello contesti pubblicamente la versione ufficiale del governo (il rapporto sui processi è uscito qualche giorno fa con un lungo comunicato su Xinhua) su un caso così delicato (coinvolge la morte di un cittadino britannico e uno degli uomini che era candidato a entrare nel Comitato permanente del Politburo, il gotha del Pcc) in un momento così delicato (si avvicina la data del Congresso che dovrà esprimere la leadership che guiderà la Cina per i prossimi dieci anni).

A questa obiezione dei reporter del South China Morrning Post, la signora Wang ha risposto che non le importava perché "la nostra professione si occupa di questioni di vita o di morte … la sensibilità politica [di un argomento] non significa niente per me". Ancora, nel suo blog, ha suggerito che Heywood potrebbe essere stato soffocato.

A corroborare quest’ipotesi, secondo quanto riportato dal New York Times, ci sarebbe il fatto che l’avvocato di Gu Kailai avrebbe obiettato che Heywood potrebbe non essere morto per il veleno che la sua assistita gli aveva somministrato, e che c’erano indizi che qualcun altro fosse entrato nella stanza del cittadino inglese dopo di lei. In questo caso sarebbe stato qualcun altro a uccidere il cittadino britannico.
 
[Scritto per Lettera43]