The Leftover of the Day – Numeri e parole

In by Simone

Necessario strumento di autosupporto per digerire i fraintendimenti e le inquietudini quotidiane. Quando ogni sforzo di dialogo interculturale cede davanti alla bieca logica capo-dipendente.
26 maggio 2010, 18:44
Numeri e parole

Ieri sera una specie di ultima cena. Perché oggi, stasera, arriva il nuovo corrispondente. Per lui è dunque l’ultima serata libera prima che inizi il turbillon di doveri e riunioni decisionali.
Offre la cena sia a me che a M. Beviamo molto sakè, la mente si annebbia e ora che è tempo di bilanci anche il mio giudizio su di lui si fa più confuso. Continua a fare discorsi che mi suonano assurdi, concordiamo su poche cose, ma lo sfumare del ruolo sfuma anche tutto il resto.

Riesce a essere numerico persino nel bilancio di questi anni. È arrivato infine a una percentuale di gradimento dell’Italia: appena l’ho conosciuto eravamo ancora 50 e 50, ora dice 80 positivo 20 negativo. E fin qui, vabbè.
Mi suona più incomprensibile tutta la classifica che fa in base agli anni passati nelle diverse città. Passa un quarto d’ora buono a conteggiare gli anni passati a Tokyo, quelli in Usa, quelli altrove. Tutto per concludere che Roma ora è più importante di NY perché ci ha trascorso più tempo (la differenza è di 1 anno). Sarà.

A parte cose così, nulla da eccepire. Al contrario.
È oggi che ne fa un’altra delle sue.
Tra gli ultimi acquisti, include vari libri di poesie di Trilussa e del Belli. Mi dice che cercherà qualcuno che glieli legga così può sentire bene il romanesco. Detto fatto. Appena rientriamo in ufficio chiede alla mia amica di leggere. La testa e ne rimane soddisfatto. Così le propone di registrarsi e mandarle il cd in Giappone. Il libro è di 242 pagine… e il compenso sarà di 1 euro a pagina!

*Lavoro per un giornale giapponese, ma in Italia. Non parlo giapponese, ma passo le giornate a discutere con un giapponese: il mio capo. Ne ho cambiati diversi, eppure molte questioni sono rimaste le stesse. Ce n’è una, poi, a cui proprio non so dar risposta: che ci faccio qui? (senza scomodare Chatwin per carità)