Non c’è solo il caso «Brangelina». In Cina, la vicenda di Wang Baoqiang e Ma Rong ha generato miliardi di click sui social e un dibattito su matrimoni e divorzi. Ovviamente, non poteva mancare il richiamo a una storia della letteratura classica cinese. L’impensabile è accaduto, il mondo è scosso: la coppia «Brangelina» non esiste più. Anche i netizen cinesi hanno partecipato al cordoglio, chi non tristezza, chi con ironia. Ma questo è nulla rispetto a quanto accaduto circa un mese fa, con un divorzio tutto cinese il cui hashtag, come riporta un articolo della Bbc che cita dati di Sina Weibo, ha avuto 5 miliardi di click.
Tutto è iniziato, o meglio finito, con un messaggio lanciato a ciel sereno dalla star Wang Baoqiang, attore di commedie, amato per il suo candore e la simpatia, che dalla sua pagina di Weibo ha dichiarato:
«A causa di una relazione sessuale extra-matrimoniale di mia moglie Ma Rong con il mio agente Song Zhe, che ha severamente danneggiato il mio matrimonio e distrutto la mia famiglia, ho deciso di sciogliere il mio matrimonio con Ma Rong e sollevare Song Zhe dal suo incarico».
Un messaggio laconico, diretto, che al contrario di quello di Angelina Jolie di questi giorni, non ha lasciato spazio a congetture e punti interrogativi, ma solo sgomento generale.
Wang Baoqiang, è un attore amato da tutti: dal pubblico grazie a commedie popolarissime (Lost In Thailand e Detective Chinatown), film più d’autore (il bellissimo Mr. Tree, Monk Comes Down the Mountain e Personal Tailor), ma anche apprezzato dal governo per la sua partecipazione a serie tv «patriottiche». Inoltre una faccia da schiaffi e riconoscibilissima, un storia di origini umilissime, hanno fatto il resto.
All’inizio di quest’anno, in una seguitissima conferenza stampa, aveva annunciato che avrebbe interpretato il suo debutto alla regia per una commedia «on the road» in India. Ma chissà se gli eventi recenti getteranno una nota amara sulle sue future interpretazioni.
Certo è che questa storia ha generato un nuovo dibattito sul tema del divorzio. La sua ex-moglie Ma Rong, non ha certo un profilo importante come Wang, e secondo alcuni proprio questa disparità è una delle cause all’origine dei problemi.
Come commenta sempre Bbc, questa storia ricorda quasi la vicenda dal romanzo classico «Ai Bordi dell’Acqua» di Pan Jinlian: una donna bella e avida che tradisce il suo marito, molto meno attraente. E in effetti Wang Baoqiang è apprezzato molto più per la simpatia che per il sex-appeal.
Curiosità: il nuovo film del celebre regista Feng Xiaogang, presentato da pochi giorni al Toronto Film Festival, e di prossima uscita nelle sale cinesi, si chiama proprio «Io Non Sono Pan Jinlian», e riprende la storia in una chiave tutta nuova e artistica.
Così, una storia della letteratura classica cinese non è stata mai così attuale.
*Edoardo Gagliardi, laureato in studi orientali, ha ottenuto un dottorato in cinema cinese contemporaneo presso l’Università di Roma La Sapienza, dopo un periodo di studi alla Peking University. Vive a Pechino da diversi anni dove lavora su progetti e coproduzioni cinematografiche tra Italia e Cina, collaborando in passato con il desk ANICA di Pechino. Nel tempo libero si interessa di musica, una volta anche con il blog Beijing Calling, su queste pagine. «I Wenchan Ban 文产办 sono gli uffici di promozione delle industrie culturali che si trovano in molti governi locali cinesi. Il Wenchan Ban di China Files è diretto da Edoardo Gagliardi, e il suo compito è quello di raccontare e promuovere ogni due settimane le nuove storie di cinema, musica e dell’industria culturale cinese, del loro mercato e dei loro protagonisti» [E.G.].