The Leftover of the Day – Il fascino dei lacrimoni

In by Simone

Necessario strumento di autosupporto per digerire i fraintendimenti e le inquietudini quotidiane. Quando ogni sforzo di dialogo interculturale cede davanti alla bieca logica capo-dipendente.
29 gennaio 2010, 12:47
Il fascino dei lacrimoni

Leggo questo articolo e non posso fare a meno di ridere. Gli riporto la notizia e lui un po’ si risente: “è tutto da verificare il reale successo”, ma ammette che di prodotti assurdi di questo tipo se ne trovano in quantità in Giappone.
Nel pezzo di Repubblica si spiega come la popolarità del dvd tra gli uomini si spieghi con le difficoltà di relazione tra i due sessi.
Mi viene in mente quando mi raccontò di una ricerca sull’uso del preservativo nel mondo.

Nella ricerca era evidenziato anche il numero di rapporti per paese. Il Giappone era l’ultimo e, così mi raccontava lui, pare che il motivo risiedesse in una “incompatibilità” di tempi ed esigenze di uomini e donne. In pratica, l’aumentare dell’età ha effetti diversi su uomo e donna giapponesi. Sempre secondo questa ricerca, con il passare degli anni l’uomo archivia il desiderio sessuale, la donna invece lo coltiva. Insomma, finiscono per non trovarsi più (e lui ammise che si ritrovava perfettamente in questa descrizione). Nel tempo ho sentito anche diversi altri racconti di coppie esistenti solo per la facciata e di vite sostanzialmente distinte di moglie e marito. Non fatico allora a capire perché funzionano le donne in lacrime o gli slip usati delle adolescenti… (sembrano due piani totalmente diversi, ma in definitiva non lo sono).

Nota a margine:
Certo che guardando le notizie riportate dai maggiori quotidiani italiani (oltre a quella delle crying girl, basta vedere qui) ci si rende conto come la conoscenza del Giappone passi solo in chiave macchiettistica. 
D’altra parte è vero che molti giapponesi pensano all’Italia solo in relazione a Leonardo Da Vinci o alla buona cucina…

*Lavoro per un giornale giapponese, ma in Italia. Non parlo giapponese, ma passo le giornate a discutere con un giapponese: il mio capo. Ne ho cambiati diversi, eppure molte questioni sono rimaste le stesse. Ce n’è una, poi, a cui proprio non so dar risposta: che ci faccio qui? (senza scomodare Chatwin per carità)