Necessario strumento di autosupporto per digerire i fraintendimenti e le inquietudini quotidiane. Quando ogni sforzo di dialogo interculturale cede davanti alla bieca logica capo-dipendente.
11 novembre 2009, 17:16
FAO SPORT
Conferenza stampa pre-summit Fao. Metà mattina, giornalisti che arrivano col contagocce. Comunque si inizia in ritardo.
In prima fila conversazioni di alto spessore. Fame nel mondo? No. Una descrizione dettagliata sull’operazione per passare da uomo a donna. Segue barzelletta che non riesco a sentire, ma percepisco distintamente e ripetutamente la parola ‘pisello’. Poi arriva il momento dei discorsi appassionati, facce serie e fronti corrucciate.
Non sento per un po’, poi sì: "Ecco, io potrei affidarmi a una squadra così, mica…". Ah, adesso ho capito
*Lavoro per un giornale giapponese, ma in Italia. Non parlo giapponese, ma passo le giornate a discutere con un giapponese: il mio capo. Ne ho cambiati diversi, eppure molte questioni sono rimaste le stesse. Ce n’è una, poi, a cui proprio non so dar risposta: che ci faccio qui? (senza scomodare Chatwin per carità)