Nel bicentenario della nascita di Marx, un gruppo di ventenni sfida la vulgata delle autorità rivendicando la propria fedeltà ai precetti enunciati nel Manifesto del ’48, mentre il governo – comunista solo di nome – continua a ignorare le lamentele della classe operaia, le rivendicazioni della società civile e il problema degli abusi sessuali. Una delle promotrici di questa nuova corrente “purista” è Yue Xin, tra le principali esponenti del movimento #Metoo in Cina. Ma Yue è in buona compagnia. Lo scorso anno le autorità di Guangzhou hanno preso in custodia un gruppetto di giovani intellettuali per aver organizzato gruppi di studio su questioni controverse quali la Rivoluzione Culturale e le proteste di piazza Tian’anmen. Prima che la scorsa estate il caso Jasic Technology sfociasse in decine di arresti, avevamo scavato nel loro passato.