View Post

Usa, Afghanistan, Cina: scacchi contro weiqi nella nuova guerra dell’oppio

In Asia Centrale, Cina, Relazioni Internazionali by Gian Luca Atzori

Oggi, numerosi dei principali regimi e movimenti islamici fondamentalisti sono una diretta conseguenza dell’azione occidentale in Asia. Quando la Nato e l’Isaf invadevano, bombardavano e occupavano l’Afghanistan, la Cina sfruttava la stabilità creata ad alto costo dagli occidentali per accerchiare la regione, progettare nuove infrastrutture per la Nuova Via della Seta e accrescere le propria sfera di influenza.

View Post

Spartiti rossi – Rap e propaganda: l’Oriente è (ancora) rosso

In Cina, Cultura, Spartiti Rossi by Redazione

La popolarità in patria del rap-hip-hop (xiha, 嘻哈) fa di esso lo strumento preferito del governo su cui plasmare brani ad-hoc intrisi di ideologia. Come insegna il chengyu xiaoli ceng dao (笑里藏刀), che significa “un sorriso che cela un coltello”, siamo di fronte ad un’arma ben studiata celata dietro lo sfavillio di un brano rap. La rubrica sulla musica cinese a cura di Stefano Capolongo

View Post

In Cina e Asia – Nove anni al primo manifestante condannato ai sensi della legge sulla sicurezza nazionale

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:
-Nove anni al primo manifestante condannato ai sensi della legge sulla sicurezza nazionale
-Covid: il focolaio di Nanchino si propaga in 15 città
-Corte Suprema: riconoscimento facciale solo con consenso
-Onu: l’ETIM è ancora attivo in Afghanistan
-Taiwan: Pechino punta a controllare i porti
-Filippine: Duterte salva accordo militare con gli Usa

View Post

In Cina e Asia – Sherman in Cina: diritti umani e pandemia

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:
-Sherman in Cina: diritti umani e pandemia
-Nuove tutele per i rider cinesi
-La città portuale di Quanzhou Patrimonio dell’umanità
-L’Oro olimpico torna a Hong Kong dopo 25 anni di attesa
-Cina: le aziende bandite da Amazon falliscono la strategia legale
-Dalla Cina vaccini ai ribelli Kachin

View Post

Afghanistan: l’instabile cortile di Pechino in Asia Centrale

In Uncategorized by Sabrina Moles

Per gli interessi cinesi l’Afghanistan ha ancora un duplice “tradizionale” interesse, che richiede non truppe, ma accordi con chi deterrà il potere sulle infrastrutture – per le merci del Bri – e sul confine di 75 chilometri condiviso con lo Xinjiang – per poter contenere internamente il nazionalismo uiguro e assicurarsi il controllo del Corridoio del Wakhan.