Il presidente cinese Xi Jinping, nonostante sia considerato da analisti e giornalisti il responsabile del dietrofront cinese nelle negoziazioni con gli Stati Uniti, durante il surriscaldamento delle relazioni tra Usa e Cina e le sue derive tecnologiche tra Google e Huawei, ha tenuto alcuni discorsi all’interno dei quali possiamo tentare di leggere quale sia l’approccio della leadership a questo particolare momento storico
Huawei stritolata nella guerra per il 5G
La sensazione è che l’odierna comunicazione di Google possa innescare una reazione a catena, portando all’affermazione di «nazionalismi digitali» in tema di «piattaforme»: sistemi operativi chiusi, app fornite da sviluppatori nazionali o di «area». Siamo nel mezzo di una guerra tecnologica destinata a rivoluzionare i confini digitali del mondo di domani.
Pechino risponde alle tariffe americane
In attesa che riprenda il negoziato la Cina colpisce i prodotti americani, puntando sul bacino elettorale di Trump e lasciando intendere prossime manovre.
Nuovi dazi, nuove incognite economiche
Ore frenetiche: Trump ha ufficializzato i dazi, mentre si tenta di arrivare a un accordo in extremis. Ma Pechino ha già lasciato intendere come reagire, promettendo risposte adeguate
Il retroscena delle tariffe
Gli Stati Uniti hanno mantenuto la parola. Dalla mezzanotte di venerdì le tariffe su 200 miliardi di dollari di made in China sono aumentate dal 10 al 25%. Il vicepremier Liu He è a Washington per ricucire lo strappo.
Pechino non cede alle minacce, i negoziati continueranno
La Cina conferma l’arrivo a Washington della delegazione guidata dal vicepremier Liu He. Ma la stampa cinese esclude “concessioni” in cambio di minacce.
Il balletto diplomatico porta Kim in Russia
La trasferta si inserisce in una controffensiva diplomatica volta a rafforzare la posizione di Pyongyang al tavolo delle trattative con gli Stati Uniti dopo l’ultimo fallimentare incontro con Trump. Fino ad oggi le limitate possibilità economiche di Mosca hanno fatto sì che la Cina si sia imposta come primo partner commerciale del Nord
Fumata nera tra Kim e Trump
L’atteso meeting tra Kim e Trump si è conlcuso con un nulla di fatto. Troppe ancora le aree di disaccordo. Ma le due versioni dei fatti non coincidono
Kim rinverdisce la diplomazia nordcoreana
Il leader di Pyongyang avrebbe epurato tra 50 e 70 funzionari contrari alle «aperture» nei confronti del nemico di sempre, gli Usa
La guerra tariffaria Cina-Usa la vince l’Ue
Il rapporto stilato dalla UN Conference on Trade and Development stima che se dovesse fallire il tentativo di trovare un accordo tra Washington e Pechino entro marzo, su circa 302 miliardi di dollari di beni interessati, scambi per circa 70 miliardi verrebbero deviati verso le imprese europee
Antonio Fiori: ” Kim ha una strategia chiara”
In vista del prossimo e probabile summit tra Kim e Trump, intervista con Antonio Fiori, esperto di Coree e professore associato di storia e istituzioni dell’Asia a Bologna e a adjunct professor presso la Korea University di Seul
Huawei, il colosso cinese che fa tremare la politica mondiale
Dall’esercito cinese al più grande colosso mondiale delle telecomunicazioni: storia di Ren Zhengfei e della sua azienda, sempre più al centro della “nuova guerra fredda” tra Cina e Usa, combattuta a colpi di commercio, telecomunicazioni e spionaggio
Caro Trump, la “Cina 4.0” è già realtà
Trump finge di non vedere il quadro generale: è la nuova via della seta che trasporterà per il mondo questa nuova postura internazionale della Cina; più velocità negli scambi commerciali e una ovvia «presenza» geopolitica cinese che ormai dal centro Asia, punta al nord Europa, all’Africa e di recente anche all’America Latina
In Cina e Asia – Huawei, anche la Germania ripensa alle gare per il 5G
La nostra quotidiana rassegna asiatica.
Prove di alleanze anti-Trump tra Cina e Ue
La pubblicazioni di alcuni documenti riservati di Bruxelles getta una nuova luce sui rapporti Ue-Cina: dalla preoccupazione per l’attivismo cinese in Africa alla volontà europea di negoziare come una singola entità. Ed emerge il tentativo di fare causa comune contro il protezionismo trumpiano