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Pechino e Washington tra trade war e inflazione

In Economia, Politica e Società by Redazione

Nel 2021 l’interscambio con gli USA ha superato i livelli precedenti alla guerra commerciale, attestandosi su 756 miliardi di dollari, 19 per cento di incremento rispetto all’inizio della trade war. Inoltre, anche la bilancia commerciale, la cui riduzione era uno dei principali obiettivi dei dazi americani, ha segnato un valore record di +397 miliardi a favore della Cina

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In Cina e Asia – Aziende cinesi e Usa: arriva lo stop per altre 33 realtà imprenditoriali

In Notizie Brevi by Redazione

Aziende cinesi e Usa: arriva lo stop per altre 33 realtà imprenditoriali/ Washington chiede aiuto al Giappone per i rifornimenti di gas all’Europa/ La Cina aderisce al trattato per la protezione della proprietà industriale/ Coppa d’Asia femminile: la Cina trionfa, ma i netizen chiedono la parità salariale per le giocatrici/ Economia: pronta la prima holding finanziaria gestita da una società privata/ Myanmar: pronti i colloqui di pace?/ Taiwan: via il divieto alle importazioni di cibo prodotto nell’area di Fukushima

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Accordo Cina-Ue, chi vince?

In Cina, Economia, Politica e Società, Relazioni Internazionali by Alessandra Colarizi

Le implicazioni della firma trascendono la dimensione puramente economica influenzando di riflesso gli equilibri geopolitici, tanto in Asia quanto nel Vecchio Continente. Soprattutto considerando l’imminente ricambio ai vertici della Casa Bianca. D’altronde, come spesso accade, negli accordi multilaterali “win-win” i vantaggi non sono ripartiti del tutto equamente. Anche, in questo caso, qualcuno vince un po’ più di qualcun’altro.

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Sinosfere – Nuova era, vecchi dualismi

In Cina, Economia, Politica e Società, Sinosfere by Redazione

Il compito di chi studia la storia, la società, la politica cinesi è di tracciare come la Cina sia parte di questo sistema globale, e come le contraddizioni che questo sistema crea negli Usa o in Europa siano simili o comparabili a quelle che crea in Cina. In questo contesto, la Cina non è né un nemico né un modello alternativo al capitalismo; la Cina è capitalismo. E soffre delle stesse piaghe che il capitalismo produce altrove (con caratteristiche locali, ovviamente)

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L’arduo compito di “Sleepy Joe”

In Cina, Relazioni Internazionali by Alessandra Colarizi

Secondo la stampa semiufficiale, il ricambio nello Studio Ovale concederà un po’ di “respiro”. Quanto lo spiegava tempo fa Biden su Foreign Affairs, preannunciando tolleranza zero per i “comportamenti abusivi e le violazioni dei diritti umani”, ma aprendo alla cooperazione su questioni di interesse convergente, come “il cambiamento climatico, la non proliferazione nucleare e la sicurezza sanitaria globale”.

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Cina, il mercato interno è il nuovo mantra

In Cina, Economia, Politica e Società by Alessandra Colarizi

A colpi di dazi e proclami, l’interscambio tra Cina e Stati Uniti si è drasticamente ridotto. A farne le spese sono soprattutto gli esportatori di medie e piccole dimensioni specializzati nella vendita di elettrodomestici, strumenti meccanici e tessuti per la casa. Ma non solo. La natura simbiotica che caratterizza tutti gli anelli della catena di distribuzione globale implica ripercussioni che trascendono i confini nazionali.

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Cina-Usa: Un accordo win-win

In Cina, Relazioni Internazionali by Simone Pieranni

Pechino comprerà di più, Washington non aumenterà le sanzioni. Sui grandi temi – tecnologie e sussidi statali cinesi – non c’è intesa. Risultato buono per Trump: lo scontro commerciale aveva reso più difficile la vita della sua base elettorale

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Elezioni Taiwan – Ombre cinese sull’economia taiwanese

In Asia Orientale, Economia, Politica e Società by Redazione

Il rischio dal punto di vista di Taiwan è che la forte interconnessione con la Cina, che oggi alla luce della guerra commerciale sta portando effetti positivi per l’economia interna taiwanese con più esportazioni verso gli Usa e con il rientro di investimenti e posti di lavoro prima delocalizzati, possa domani portare a un nuovo ciclo inverso in caso (anche nel medio periodo se non subito) di un accordo Usa-Cina di ampia portata.

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Il tramonto dell’Occidente digitale? (Terza parte)

In Cina, Innovazione e Business by Redazione

Non esistono protezionismi o barriere da innalzare, non c’è più tempo per negoziati da avviare, il primato globale del social network americano conquistato a suon di acquisizioni pesantissime da Zuckerberg è un dato di fatto, come lo è per le altre aziende della Silicon Valley. Ed è un fatto storico. Ma la storia spesso cambia verso: se in Cina non è possibile – pressoché per tutti – iscriversi a Facebook o a Instagram, in Europa o in America ciascuno di noi può iscriversi e utilizzare WeChat.

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Il tramonto dell’Occidente digitale? (Prima parte)

In Cina, Innovazione e Business by Redazione

Gli Stati Uniti hanno deciso di mettere sotto scacco le techno-corporation della Silicon Valley. Hanno deciso di farlo con una delle armi più potenti che il sistema possiede: l’antitrust. Nei prossimi mesi le indagini arriveranno a un esito e questo esito potrebbe essere funesto oppure no, letale oppure no. Solo allora capiremo se gli Stati Uniti considerano le techno-corporation un problema o una risorsa. Capiremo inoltre se il sistema americano ha la capacità di valutare le techno-corporation in maniera unitaria circa gli interessi e la sicurezza nazionale e quindi di proiezione strategica verso l’esterno. Capiremo infine se da queste indagini risulterà un nuovo assetto, problematico per gli Stati Uniti e vantaggioso per la Cina, dello spazio digitale e dei suoi protagonisti. La prima parte di un lungo viaggio nei meandri della “digital war”

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Trade war: anche i farmaci diventano una risorsa strategica

In Cina, Economia, Politica e Società by Alessandra Colarizi

I rischi della dipendenza cinese sono diventati evidenti quando il governo degli Stati Uniti – dopo una serie di attacchi all’antrace nel 2001 – ha dovuto acquistare 20 milioni di dosi di doxiciclina da un’azienda europea che si riforniva a sua volta oltre la Muraglia. Ma da quando la guerra commerciale ha messo a repentaglio la catena di approvvigionamento globale c’è già chi negli States ha persino proposto di rendere i medicinali una risorsa strategica