I titoli di oggi:
Negoziati Cina-Usa: niente scalo negli Usa per Lai
Cina, Shenzhen lancia regole per tutelare i fallimenti nell’innovazione
Ue avverte la Spagna per l’uso d
I titoli di oggi:
Negoziati Cina-Usa: niente scalo negli Usa per Lai
Cina, Shenzhen lancia regole per tutelare i fallimenti nell’innovazione
Ue avverte la Spagna per l’uso d
I lockdown in Cina hanno evidenziato la precarietà dei rider cinesi. Ma le società di food delivery annunciano misure per i cittadini.
I titoli di oggi:
Crisi ucraina: A breve telefonata tra Xi e Biden
Alto funzionario hui sotto indagine
CAC: “oltre un miliardo di account chiusi”
Shenzhen supera New York per numero di miliardari
Pompeo: Kim Jong-un apprezza la presenza americana nella penisola in chiave anti-cinese
Fino agli anni Settanta, Shenzhen era un villaggio di pescatori, una piccola città-mercato composta da 30.000 persone lungo la rotta ferroviaria Kowloon-Canton. Oggi è una megalopoli simbolo del “socialismo con caratteristiche cinesi”. Continua il nostro viaggio nelle città cinesi con Martina Bucolo
Il presidente cinese si prepara al nuovo piano quinquennale nel quale verrà dato ancora più enfasi al mercato interno e all’autosufficienza tecnologica
Come all’indomani del massacro dell’89, davanti alla pandemia e alla “guerra fredda 2.0” con Washington, la leadership scommette ancora una volta su Shenzhen. Ma per replicare il successo degli ultimi quarant’anni occorre cambiare strategia
Il Pcc ufficializza la città come hub tecnologico e finanziario e «modello della Nuova Era»
In circolazione ci sono già 16.259 autobus e 19.000 taxi, tutti elettrici. Ma la metropoli del sud della Cina non è sola nella corsa all’elettrificazione. La situazione a Shanghai è simile e sono più di una trentina le città cinesi che intendono raggiungere il primato di Shenzhen entro il 2020. Non senza problemi da risolvere, però.
Nel dicembre 1978 Deng Xiaoping lanciava l’epoca delle riforme e aperture trasformando il paese nella seconda potenza mondiale. Negli anni ’80 furono dismesse le aziende di stato, fulcro dell’industrializzazione nel periodo maoista
Alcuni studenti che avevano solidarizzato con gli operai di una fabbrica di Shenzhen sono “spariti”. Il mondo del lavoro cinese è in trasformazione e questi conflitti sono un problema decisivo per la “nuova era” del presidente
Baishizhou è il famoso “villaggio urbano” di Shenzhen, un’anomalia in mezzo ai moderni grattacieli. E’ un agglomerato densissimo di ex case contadine su cui sono stati costruiti alla rinfusa nuovi piani, in uno sconclusionato ma affascinante sviluppo verticale fai da te. Ora sta per essere demolito, la zona deve essere bonificata per far posto al “nuovo”, nella città cinese dove la speculazione finanziaria galoppa più velocemente. La storia di Baishizhou racchiude in sé il modello cinese di sviluppo degli ultimi trent’anni. Quando Deng Xiaoping decise che Shenzhen sarebbe diventata zona di sviluppo speciale, i funzionari locali cominciarono a comprare terreni agricoli per costruirvi fabbriche e case. Ma per non avere rogne, lasciarono in pace i villaggi e i loro abitanti, che a modo loro e grazie alle anomalie della legislazione cinese, hanno cavalcato il boom e sono arrivati fino a oggi
Shenzhen, solidarietà con i lavoratori che chiedono la libertà di dare vita a un sindacato. «Non siamo una forza straniera, vogliamo sostegno dal segretario Xi Jinping»