Come si manifesta la postmodernità? E perché il prototipo dell’uomo postmoderno potrebbe essere l’otaku, appassionato di manga, anime e videogiochi, in genere di sesso maschile, il cui interesse si sviluppa in chiave collezionistica o compulsiva per qualsiasi prodotto della cultura pop? Il filosofo Hiroki Azuma, in un saggio cult uscito nel 2001 e riproposto da Nero nel 2024, risponde a queste domande delineando un’umanità post-storica e animalesca, che accumula e fagocita un’infinita quantità di dati