Dopo Tibet e Xinjiang, Pechino abbatte il suo pugno duro sulla Regione, tra imposizioni linguistiche e dissenso popolare. La nostra analisi in collaborazione con Gariwo Onlus
Non solo Tibet e Xinjiang: la sinizzazione delle minoranze in Cina ora passa dai discendenti di Gengis Khan
Una mostra censurata sul grande condottiero delle steppe, il cinese mandarino imposto nelle scuole mongole: l’ultima stretta di Pechino sulle minoranze etniche ora colpisce la Mongolia Interna ma sullo sfondo della “politica etnica di seconda generazione” c’e’ anche il monopolio delle terre rare
Naxi, revival religioso e esotismo
Non c’è solo l’«orientalismo interno»: sono le stesse minoranze che si adoperano e si conformano per conseguire maggiore partecipazione politica
Sinosfere – L’urbanizzazione come dispositivo di governo nella frontiera sud-occidentale dello Yunnan
Questo saggio esplora l’uso dell’urbanizzazione come dispositivo di governo dei gruppi etnici minoritari nella periferia sud-occidentale dello Yunnan nel periodo post-socialista. Prendendo come caso studio l’emergente città multi-etnica di Jinghong, nell’area di confine tra Cina, Laos e Myanmar, quanto segue porta l’attenzione sulle politiche, i discorsi e le pratiche socio-spaziali di frontiera che hanno riconfigurato gli equilibri di potere tra stato e gruppi etnici minoritari, ovvero tra centro e periferia, nella Cina degli ultimi vent’anni.
Cina, la scrittura che diede voce alle donne
Falcini traduce dall’originale i canti tramandati dalle donne in quella forma grafica, trascritti non solo su carta – solo per le produzioni più preziose- ma soprattutto sugli oggetti di tutti i giorni ai quali le donne attendevano come custodi privilegiate: cinture, cappelli, scarpe, abiti