Attualmente, Pechino e New Delhi sono le uniche a precedere Washington per carbone prodotto e numero di centrali, ma la Cina da sola emette un terzo della CO2 globale: più di Usa, Ue e India messi insieme. Tuttavia, la gran parte delle emissioni attuali sono state accumulate da Europa e Nord America negli ultimi secoli.
Germania, senza Merkel si cerca una nuova China policy
Senza Frau Angela la Cina perde l’interlocutore privilegiato in Europa, non fosse altro perché era l’unico che garantiva due cose a cui Pechino tiene molto: stabilità e pragmatismo
Bruxelles rafforza i rapporti con Taiwan, “partner chiave da difendere”
La commissione Esteri del Parlamento europeo approva una bozza che sollecita l’Ue a rafforzare i legami con Taipei. Tra i più attivi a sostenerla anche Fabio Massimo Castaldo del M5s. Intanto Formosa aumenta le spese militari, come auspicato da Washington
Infografica: La “costruzione del nemico” tra oriente e occidente
Nel mese di aprile, il Global Times research center ha svolto un’indagine sui sentimenti dei giovani cinesi rispetto ai paesi occidentali [prevalentemente identificati in usa e ue]. il sondaggio ha raccolto 1281 risposte ed è stato diffuso in 119 città tra cui la capitale Pechino e i principali centri come Shanghai e Shenzhen. Il Global Times è la versione internazionale del quotidiano del popolo, organo mediatico del partito comunista cinese. nonostante questo e nonostante il campione ridotto rispetto alla popolazione giovanile, simili dati mostrano un importante mutamento nella percezione occidentale, o perlomeno, aiutano a fare luce sulle dinamiche e le narrative che si stanno delineando all’interno dell’opinione pubblica, della propaganda e della leadership.
Cina-Italia – Gli eBook di China Files – No. 4
Non ricordo quale fosse di preciso, in ogni caso: era uno dei tanti incontri interministeriali tra Cina e Italia. Di giornalisti ossessionati dalla Cina eravamo tre, forse quattro e scommettevamo su quando avremmo sentito dire “Marco Polo” e “spaghetti”. Qualcuno buttò lì anche un “Marcello Lippi”. Scommesse facili, perché “Marco Polo” e “spaghetti” vennero fuori nel primo quarto d’ora di …
Per i media cinesi, il 90% dei giovani sfiducia l’occidente
Uno studio condotto dal Global Times mette in evidenza gli elementi della propaganda occidentale non gradita in Cina da 9 giovani su 10. Causa lo scoppio della pandemia e la crescita delle tensioni contro le imprese e i cinesi in tutto il mondo.
La trasformazione illiberale dell’ASEAN e il ruolo dell’Ue
Il Myanmar è solo l’esempio più evidente, ma non l’unico, di un crescente autoritarismo nel Sud-est asiatico, area in cui la latitanza statunitense ha creato importanti spazi per la Cina. L’Unione europea prova a ritagliarsi un ruolo
La Germania si avvicina al Giappone, ma non si allontana dalla Cina
Durante la pandemia le relazioni commerciali tra Berlino e Pechino si sono intensificate ancora di più. Angela Merkel, fautrice dell’accelerata sul Cai, continua spedita il dialogo con Xi Jinping. Ma allo stesso tempo la Germania adotta una strategia dell’Indo Pacifico che la porta più vicina al Giappone
L’Europa si affaccia sull’Indo Pacifico. Le strategie di Berlino, Parigi e Londra
Nei prossimi mesi le acque dell’Indo-Pacifico si scalderanno ancora di più e brulicheranno di navi, non solo mercantili. Il baricentro del mondo si sta spostando?
Giappone ed Europa alla prova delle tensioni USA-Cina
L’Italia, l’Europa e altre medie potenze che dipendono dal buon funzionamento della governance globale, paesi che includono il Giappone, rimarrebbero schiacciati da uno scontro tra titani. Ma il rischio è che si arrivi ad una scelta di campo che ridurrebbe le relazioni diplomatiche tra le grandi potenze del 21° secolo non alla legge internazionale, ma alla legge delle giungla. Commentary di Giulio Pugliese
Commercio, Europa e Asia sempre più vicine. Il ruolo dell’Italia tra Ue e Cina
Pechino continua la propria azione di contrasto alle politiche dei dazi e di trade war, a seguito della firma del Regional Comprehensive Economic Partnership e la proposta di entrare nel Comprehensive and Progressive Agreement for Trans-Pacific Partnership si afferma sempre più come leader del commercio internazionale
L’Europa guarda all’Indo-Pacifico
Poco dopo l’annuncio delle linee guida tedesche sull’Indo-Pacifico, nel mese di settembre Germania, Francia e Gran Bretagna hanno rilasciato un comunicato congiunto per denunciare le operazioni dell’Esercito popolare di liberazione nel Mar cinese meridionale. La regione a cavallo tra i due Oceani è sempre più centrale per il Vecchio Continente
China E-Files – Social Commerce ed hi-tech: TikTok sempre più glamour. Inaugurato il “Mese della Moda”
L’app da 2 miliardi di download ora apre a sorpresa alla live commerce anche in Europa. Come risponderanno i social occidentali?
Sinologie – Il porto del Pireo e il gruppo COSCO
Dall’agosto 2018, la Grecia fa ufficialmente parte del progetto Belt and Road. Il governo cinese ha dichiarato che l’acquisizione del porto greco da parte del gruppo COSCO riassume perfettamente quelli che sono i cinque pilastri della BRI: il coordinamento politico, la connessione tra le strutture, il commercio senza ostacoli, l’integrazione finanziaria e i legami tra le varie popolazioni.
Il “made in China 2025”, un pericolo o un’occasione per l’Italia?
Dall’inizio della trade war il progetto “Made in China 2025” è scomparso dai radar mediatici, sopravvivendo solo nelle velate allusioni della stampa statale al perseguimento di tecnologia “indigena”. E perlopiù in riferimento alla creazione di sinergie internazionali rigorosamente “win-win” in cui l’Europa, sponda preziosa nella resistenza contro Washington, costituisce l’interlocutore privilegiato. Può davvero il peggiore incubo degli Stati Uniti diventare un’occasione per il Vecchio Continente?