Un tribunale indipendente di Londra ha dichiarato di aver raccolto sufficienti elementi per confermare l’utilizzo sistematico degli espianti sui prigionieri di coscienza negli ultimi venti anni. Stando alle indagini – supportate a titolo gratuito da medici, testimoni e attivisti – non solo “non vi è alcuna prova che la pratica sia stata interrotta”.