Se la parte più preziosa della Cina si è modernizzata, urbanizzata, arricchita e globalizzata, e ora corre fiera verso il mondo come le chiedono i suoi leader, c’è una parte – molto estesa – che a tutt’oggi dello sviluppo ha raccolto soltanto le briciole, talvolta le scorie, e talvolta ne ha pagato interamente il conto,subendone i danni sulla propria pelle. È una Cina che è molto più difficile vedere e riconoscere: innanzitutto perché in genere si trova nelle pieghe più nascoste del paese, nelle zone in cui i treni superveloci non arrivano, oppure passano senza fermarsi, e dove i turisti e i businessmen di solito non mettono piede; e secondariamente perché le autorità cinesi a esibire questa Cina non ci tengono affatto, anzi, preferiscono occultarla, come cenere sotto il tappeto, preferendo sfoggiare i propri exploit. Questa Cina, che è soprattutto la Cina delle campagne, dei contadini, del passato povero e rurale che la Cina ricca e urbana preferisce dimenticare o stigmatizzare. E’ la Cina di cui parla lo scrittore Yan Lianke nella raccolta “Il podestà Liu e le altre novelle”, a cura di Marco Fumian.
Pillole di Cina – La dinastia Peppino
Historia magistra vitae, si dice, parafrasando Cicerone. E cosa insegnerà mai la storia della dinastia Ming, a certi partiti che dichiarano di volere riportare l’Italia ai valori tradizionali autoctoni?
Dentro la risposta cinese alla COVID-19, tra società civile e mobilitazione di massa
Se, a Wuhan, il bilancio dell’epidemia ha rapidamente raggiunto numeri importanti lo si deve non solo alla scarsa tempestività delle autorità ma anche e sopratutto all’insufficienza delle risorse mediche. A tali mancanze hanno cercato di sopperire due organizzazioni parallele: da una parte la società civile, limitatamente a quanto concessole dal regime. Negli ultimi anni l’operato delle Ong è stato rigidamente circoscritto in una cornice normativa che ha costretto alla chiusura molte delle realtà cinesi più vibranti. Dall’altra, c’è il sistema top-down della mobilitazione di massa. Un concetto fondamentale nella politica contemporanea cinese
«Ogni cultura è un ibrido»: la letteratura di Han Shaogong
Comprendere la natura e gli strati più bassi del tessuto sociale non può che far bene. Sono sempre stato un po’ diffidente nei confronti della vita facile: quando siamo serviti e riveriti e dormiamo su un letto di piume è come se imboccassimo la scorciatoia più rapida per approdare a una vita mediocre
Sinosfere – Quali valori per la modernità cinese?
Questa ricerca vuole essere una ricognizione, esplorativa più che sistematica, dei principali temi oggetto di contesa nella disputa sui “valori” in corso fino a pochissimi anni fa. A essere presentati sono cinque testi che, pur non essendo stati scritti in risposta l’uno all’altro, sembrano idealmente dialogare intervenendo su questioni interrelate da prospettive diverse
Sinologie – Disuguaglianza di genere nell’istruzione tra influenze filosofiche, tradizione e attualità
Il mondo accademico diventa sempre più internazionalizzato e favorisce l’iper-mobilità non solo di programmi e conoscenze, ma anche di studenti e accademici; non è però lo stesso per tutti gli individui in questione. La mobilità accademica è influenzata dalle differenze di genere per via delle relazioni patriarcali presenti in spazi nazionali social-culturali ed espresse attraverso decisioni, istituzionali e familiari, su chi è incoraggiato o a chi è permesso andare all’estero per guadagnare esperienze internazionali e chi non lo è
Sinosfere – La rappresentazione del corpo nella narrativa cinese postsocialista
Questo breve excursus della produzione narrativa incentrata su tematiche afferenti alla questione del corpo vuole descrivere brevemente il tentativo da parte degli autori della narrativa postsocialista cinese di liberarsi della pesante eredità dell’era socialista in cui l’individuo era visto solamente come un soggetto politico.
Sinologie – Caratteristiche, pregi e criticità del sistema educativo della Repubblica popolare cinese
Lo studio prende in considerazione la percezione degli studenti cinesi stessi, veri protagonisti di questa ricerca, per indagare le motivazioni che concorrono a rallentare un cambiamento significativo del sistema educativo e il ruolo che potrebbero avere i giovani in questa “rivoluzione”
Pillole di Cina – Mannaggia ai demoni delle epidemie!
Nell’antichità, i cinesi credevano che l’epidemia venisse diffusa dagli spiriti malefici e capricciosi di defunti vendicativi. E secoli dopo, intorno al IV d.C., quando la religione popolare si era sufficientemente nutrita di un miscuglio di taoismo, buddismo e confucianesimo, la nascita e la diffusione del morbo ebbero un’interpretazione che ci ricorda i momenti bui della nostra Storia: erano il giusto castigo collettivo inviato dalle divinità all’umanità peccatrice
Sinosfere – Tradizione e legittimazione politica nella Cina di Xi Jinping
Le dottrine di governo elaborate durante la dinastia Zhou (1045-256 a.C.) sono state la costante fonte d’ispirazione e di legittimazione politica a cui hanno attinto re, imperatori, ministri e amministratori pubblici per oltre due millenni. Non deve quindi sorprendere se quei principi siano oggi tornati in auge.
Sinosfere – Il Dao e la virata ambientalista cinese
La percezione comune che l’occidentale medio ha del rapporto tra cultura cinese e ambiente naturale oscilla tra due estremi: l’uno considera il mondo cinese come rappresentativo di un approccio devastante e mortifero nei confronti delle risorse naturali; l’altro identifica la “società” cinese con il “pensiero” cinese, visto come un qualcosa di omogeneo ed immutabile, e caratterizzato da una edenica simbiosi con la natura. Nel discorso sulla Cina, tali estremi sono spesso assunti contemporaneamente, distinguendo un distopico e inquinato presente da un felice e armonioso passato
Sinologie – Liang Qichao, un nativista? Una rivalutazione critica del padre della modernità cinese
Il secolarismo, agli occhi dell’intellettuale Liang Qichao, era l’unica via per lo sviluppo e il rafforzamento dello Stato, ma una componente autoctona cinese doveva essere integrata nel cambiamento. Il Confucianesimo risultò ben adattarsi alla sua visione riformista sebbene molti contemporanei vi rintracciarono una speculativa vena nativista.
«La classe media guiderà la nuova era di Xi Jinping»
Intervista al sinologo Kerry Brown, direttore del Lau China Institute al King’s College
Mao e le sue cartoline da una rivoluzione non ancora archiviabile
Passato presente. «Afterlives of chinese communism» (Verso Books), un volume di 50 voci curate da intellettuali e sinologi. Una riflessione articolata da «collettivismo» a «lotta di classe», da «immortalità» a «moderata prosperità». Nonostante i nodi contemporanei, l’analisi puntuale consente di comprendere l’attuale stato delle cose
Ascesa asiatica e tramonto dell’Occidente
Siamo già nel secolo asiatico. E se la Cina è «solo» il traino di un’intera regione, l’idea di governance del nuovo assetto mondiale, nel quale muta il concetto politico di Occidente, passa per il dibattito in corso a Pechino