La storia della giovane Chen Nian, una studentessa liceale prossima a sostenere il gaokao – lo spartiacque nella vita accademica e lavorativa di milioni di cinesi – ci trascina infatti nel dramma del bullismo in Cina.
Sinosfere – Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo cinema cinese
Tanto da un punto di vista formale, la rappresentazione della follia richiede libertà e creatività per dare forma a concetti scivolosi quali, appunto, follia e normalità, allucinazione e visione. Le definizioni stesse di percezione e realismo entrano in gioco, per non parlare della teleologia foucaultiana che definisce i paradigmi attraverso i quali la società sorveglia, punisce, regola e controlla i cittadini. Difficile, di conseguenza, trovare ampie declinazioni di pazzia in un cinema cinese che, come del resto le altre arti, è stato forgiato da costrittive contingenze storiche.
Pingyao e le nuove frontiere del cinema
L’antica cittadina di Pingyao, nel nord-ovest della Cina, che si è appena conclusa la terza edizione (10-19 ottobre) del festival del cinema fondato dal regista cinese Jia Zhangke. Con la stimolante direzione artistica di Marco Muller, questo piccolo festival ha consolidato la sua posizione in Cina, distinguendosi nel presentare un cinema d’autore proveniente da tutto il mondo, privilegiando i paesi «emergenti», opere prime e seconde di giovani cineasti cinesi e in generale film che qui sarebbe molto difficile vedere in sala
Wenchan Ban – Tra scimmiotti e India, i film di Chunjie 2017
Il capodanno cinese o Festival di Primavera, come per il nostro Natale, è il momento di picco della presenza nelle sale cinematografiche cinesi. Essendoci ormai in Cina oltre 40.000 schermi circa, è chiaro che i numeri del box-office siano da capogiro. Ma è tutto oro quello che luccica?