China Files è lieta di annunciare l’avvio di una nuova rubrica in collaborazione con l’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano. Andremo insieme alla scoperta di serie e programmi televisivi cinesi visibili anche in Italia. In questa prima puntata, a cura di Martina Bucolo, viaggio alla scoperta di 三十而已 [Sānshí éryǐ] – Nient’altro che trenta, simbolo della nuova “She Era”
“Where the Leaves Fall”, alla ricerca di un’identità sinoitaliana
Dialogo con Xin Alessandro Zheng, giovane milanese di origini cinesi che ha appena presentato un (bellissimo) cortometraggio alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Una storia personale che riflette il bisogno di una sintesi tra la propria identità e le proprie radici. Un percorso comune a tanti ragazzi di seconda generazione
Il ricordo della “nostra” Mulan non c’è più, resta solo la Disney
Il significato del personaggio di Mulan visto attraverso gli occhi della comunità sinoitaliana. E un ricordo che nell’ultimo film della Disney si spegne in mezzo a tante contraddizioni. Il primo contributo per China Files di Jada Bai, coordinatrice dei corsi di lingua cinese e organizzatrice di eventi culturali presso la Scuola di Formazione Permanente della Fondazione Italia Cina
Arriveranno giorni migliori? Il bullismo in Cina tra cinema e realtà
La storia della giovane Chen Nian, una studentessa liceale prossima a sostenere il gaokao – lo spartiacque nella vita accademica e lavorativa di milioni di cinesi – ci trascina infatti nel dramma del bullismo in Cina.
Sinosfere – Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo cinema cinese
Tanto da un punto di vista formale, la rappresentazione della follia richiede libertà e creatività per dare forma a concetti scivolosi quali, appunto, follia e normalità, allucinazione e visione. Le definizioni stesse di percezione e realismo entrano in gioco, per non parlare della teleologia foucaultiana che definisce i paradigmi attraverso i quali la società sorveglia, punisce, regola e controlla i cittadini. Difficile, di conseguenza, trovare ampie declinazioni di pazzia in un cinema cinese che, come del resto le altre arti, è stato forgiato da costrittive contingenze storiche.
Pingyao e le nuove frontiere del cinema
L’antica cittadina di Pingyao, nel nord-ovest della Cina, che si è appena conclusa la terza edizione (10-19 ottobre) del festival del cinema fondato dal regista cinese Jia Zhangke. Con la stimolante direzione artistica di Marco Muller, questo piccolo festival ha consolidato la sua posizione in Cina, distinguendosi nel presentare un cinema d’autore proveniente da tutto il mondo, privilegiando i paesi «emergenti», opere prime e seconde di giovani cineasti cinesi e in generale film che qui sarebbe molto difficile vedere in sala
Wenchan Ban – Tra scimmiotti e India, i film di Chunjie 2017
Il capodanno cinese o Festival di Primavera, come per il nostro Natale, è il momento di picco della presenza nelle sale cinematografiche cinesi. Essendoci ormai in Cina oltre 40.000 schermi circa, è chiaro che i numeri del box-office siano da capogiro. Ma è tutto oro quello che luccica?