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Cartellino Rosso – Gli otto anni di Marcello Lippi in Cina

In Cina, Economia, Politica e Società by Redazione

“Io non voglio rubare i soldi, guadagno tanti tanti tanti soldi. Non li voglio rubare. Perciò stasera darò le mie irrevocabili dimissioni.” Queste sono state le ultime parole di Marcello Lippi come commissario tecnico della Cina. Nella conferenza stampa post partita dello scorso 14 novembre a Dubai, a seguito della sconfitta per 2-1 contro la Siria nella quinta giornata delle qualificazioni asiatiche per Qatar 2022, il tecnico di Viareggio ha dato l’addio alla Nazionale Cinese per la seconda volta in quest’anno in maniera molto amara.

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Sinosfere – Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo cinema cinese

In Cina, Cultura, Sinosfere by Redazione

Tanto da un punto di vista formale, la rappresentazione della follia richiede libertà e creatività per dare forma a concetti scivolosi quali, appunto, follia e normalità, allucinazione e visione. Le definizioni stesse di percezione e realismo entrano in gioco, per non parlare della teleologia foucaultiana che definisce i paradigmi attraverso i quali la società sorveglia, punisce, regola e controlla i cittadini. Difficile, di conseguenza, trovare ampie declinazioni di pazzia in un cinema cinese che, come del resto le altre arti, è stato forgiato da costrittive contingenze storiche.

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Il quaderno di Verbiest

In Cina, Cultura by Redazione

“Sterminata e pietrosa terra dei Tartari. Anno del Cane 1682, mese di aprile o forse maggio. Ferdinand Verbiest, nativo di Pittem nelle Fiandre Spagnole, missionario della Compagnia di Gesù, direttore dell’Ufficio Imperiale di Astronomia in Pechino, inizia a scrivere…”. Sono queste le prime righe di un diario che Verbiest appunta su un quadernuccio sbrindellato, pagine in cui si rincorrono presente e passato in una nube di avvenimenti tragici e di interrogativi dilanianti. Costretto dall’imperatore Kangxi a rientrare a Pechino da solo e lungo un itinerario sconosciuto e pericoloso, il missionario gesuita troverà rifugio in un accampamento – o villaggio che dir si voglia – dove sarà suo malgrado testimone di efferati omicidi. Tra il tormento per l’imperdonabile errore che lo ha portato in quella disgraziata situazione e il terrore verso un popolo di cui parla la lingua ma che fatica a comprendere, tenterà di farsi accettare cominciando a raccontare storie di mirabolanti imprese. Dopo “L’amico di Galileo” e “Il sipario di giada”, “Il quaderno di Verbiest” chiude la trilogia dedicata ai missionari gesuiti in Cina da Isaia Iannaccone. China Files ve ne regala un estratto per gentile concessione di Orientalia Editrice

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Sinologie – Il bozzolo e la scrittura balinghou

In Cina, Cultura, Sinologie by Redazione

Il bozzolo giunge a ben dieci anni di distanza dall’ultimo romanzo di Zhang Yueran ed è stato inserito dalla rivista Asia weekly tra i dieci migliori romanzi del 2016. Secondo il capo redattore della rivista Harvest Cheng Yongxin 程永新 (n. 1958), l’opera è in grado di far cambiare l’impressione che si è sempre avuta sugli scrittori nati negli anni Ottanta in quanto nuova riflessione sulla storia contemporanea che simboleggia il valore e la nuova direzione della scrittura balinghou.

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Sinosfere – La politica del futuro della modernità cinese

In Cina, Cultura, Sinosfere by Redazione

Nato con la missione di erigere la “nuova” Cina, il Partito Comunista dal futuro è sempre stato ossessionato, proprio perché è sempre stato dalla sua capacità – o meno – di tradurre in realtà le proprie grandiose immagini della Cina futura che è sempre dipesa la legittimazione della sua leadership e quindi la sua sopravvivenza. Ma tale ossessione non è un semplice retaggio comunista, un’eredità per così dire dell’utopismo marxista-leninista. Ci sono degli schemi ricorrenti, nel modo in cui il Partito immagina il futuro, i quali a loro volta hanno una storia che precede l’esistenza del Partito stesso

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Il tramonto dell’Occidente digitale? (Prima parte)

In Cina, Innovazione e Business by Redazione

Gli Stati Uniti hanno deciso di mettere sotto scacco le techno-corporation della Silicon Valley. Hanno deciso di farlo con una delle armi più potenti che il sistema possiede: l’antitrust. Nei prossimi mesi le indagini arriveranno a un esito e questo esito potrebbe essere funesto oppure no, letale oppure no. Solo allora capiremo se gli Stati Uniti considerano le techno-corporation un problema o una risorsa. Capiremo inoltre se il sistema americano ha la capacità di valutare le techno-corporation in maniera unitaria circa gli interessi e la sicurezza nazionale e quindi di proiezione strategica verso l’esterno. Capiremo infine se da queste indagini risulterà un nuovo assetto, problematico per gli Stati Uniti e vantaggioso per la Cina, dello spazio digitale e dei suoi protagonisti. La prima parte di un lungo viaggio nei meandri della “digital war”

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Sinologie – Zhang Yueran, non solo una balinghou

In Cina, Sinologie by Redazione

Zhang Yueran è un’autrice contemporanea che, a dispetto della sua età, può già vantare due decenni di carriera letteraria. La scrittrice ha mosso i suoi primi passi nell’arena letteraria come giovane talento della sua generazione, quella degli scrittori post anni Ottanta: i balinghou. Ma la sua carriera, tuttavia, non rimane limitata alla scrittura giovanile e negli anni a seguire spazia dal noir al romanzo storico